Microsoft cambia. E non solo perché per la prima volta lancia un sistema operativo gratuito per tutti (Windows 10 sarà disponibile anche per chi ora ha una copia piratata da Seven in poi) e abbandona il suo storico browser Internet Explorer. Ma perché si apre alle altre piattaforme.
Può sembrare un paradosso, ma il colosso di Redmond ha deciso di partire da Apple. Sono proprio i dispositivi di Cupertino a poter provare (anche in questo caso gratuitamente) la nuova suite Office 2016, il pacchetto di programmi pensati per l'ufficio ma ormai usati da chiunque abbia un pc. La versione definitiva uscirà a giugno, ma gli utenti Mac possono già testare i nuovi applicativi, da Word a Excel, da PowerPoint a Outlook, fino a OneNote, che permette di prendere appunti ovunque e in ogni momento.
Ma non solo: da qualche tempo Microsoft porta le sue app anche sui dispositivi iOs e Android. Insomma, siamo davanti a una piccola rivoluzione nella strategia dell'azienda fondata da Bill Gates. Ne abbiamo parlato con Paola Cavallero, direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia.
Microsoft si apre al multipiattaforma, un cambiamento che possiamo definire storico. Come mai?
Stiamo compiendo un percorso che renderà accessibile il nostrro pacchetto da più device. Partiamo dalla constatazione che oggi l'utente è cambiato: la mobilità diventa sempre più importante e prende forma in due aspetti. Il primo è quello del cosiddetto cloud, il sistema che permette di accedere ovunque ci si trovi a una nuvola in cui trovare tutti i propri documenti. L'altro è la necessità di modificare i propri documenti in ogni momento e da qualsiasi dispositivo. Per esempio, si può iniziare un lavoro in ufficio e continuare in treno o a casa.
Come dicevamo, una vera e propria rivoluzione...
Il nostro motore è la produttività. Ma non con la vecchia definizione. Oggi sempre più la distinzione tra vita privata e lavoro è sfumata: non esistono più le otto ore lavorative. Per questo vogliamo mettere a disposizione di tutti gli strumenti per fare di più e meglio in ogni momento della giornata e quando se ne ha bisogno.
Anche in questo senso è sempre più importante - per Microsoft, ma per il settore in genere - il concetto di "cloud". Come mai?
Il valore del cloud ha due aspetti. Innanzitutto permette di avere sempre a disposizione il proprio mondo, non solo i documenti, ma anche foto e video privati. E poi introduce la possibilità di condividere il nostro lavoro e permettere agli altri di collaborare alla sua stesura in tempo reale, saltando quei passaggi che venivano richiesti prima, come scambio di mail, di messaggi, ecc. e snellendo il processo produttivo.
E quali altre novità dobbiamo aspettarci da Microsoft?
Abbiamo in serbo tante novità importani in continuità con il percorso intrapreso. Alcune sono state annunciate a gennaio come Windows 10. Al di là dell'annuncio in sé, in questo caso la grossa novità è un sistema operativo che “parla” con tutti i tipi di device. Dal cosiddetto "internet delle cose" che permette a qualsiasi oggetto di essere connesso attraverso dei chip, alla piattaforma su cui girano gli smartphone, fino a tablet, pc e console di gaming. Quindi si tratta di un'unica piattaforma con un unico punto d'accesso e con app universali che possono essere utilizzate su qualsiasi device. E in più possibile scaricarlo gratuitamente su tutti i dispositivi con Seven, 8 o 8.1
E poi c'è Hololens...
Sì, con Hololens Microsoft fa il suo ingresso nella “computer holografic”. La tecnologia è sempre più trasparente, naturale, totalmente integrata con il nostro modo di agire. Un esempio concreto di questa evoluzione è Cortana, l'assistente personale virtuale già installato sui Windows phone che presto arriverà anche sugli altri dispositivi. Permette di interagire con i dispositivi semplicemente parlando. E soprattutto, come le migliori assistenti personali impara a conoscere l'utente e proattivamente elabora le informazioni che condividiamo con lei. Ad esempio sa che strada faccio per andare a casa, sa quanto traffico c'è in quel momento, conosce i miei appuntamenti ed è bravissima a dirmi a un certo punto della giornata: "Paola, è ora di partire2.
Ecco questo è un tema caro a molti: quanto è giusto che la tecnologia “invada” le nostre vite?
Beh, è sempre l'utente che decide quanto affidarsi all'assistente virtuale. Ad esempio Cortana lascia segliere a me quanto può sapere della mia vita. Per cui io ho la possibilità di selezionare quali elementi condividere con lei. C'è chi lo usa solo per farsi raccontare le barzellette e chi per pianificare l'intera giornata.
Più in generale, in particolare dopo lo scandalo Nsa, quello della privacy è un tema sempre più dibattuto. Cosa ne pensa?
I nostri studi ci confermano che è un tema molto sentito in particolare in Italia. L'approccio Microsoft da sempre ha dato grandissima importanza al consentire agli utilizzatori dei nostri servizi da un lato la massima garanzia di sicurezza dei dati, dall'altra la possibilità di gestire i propri dati, di poter scegliere cosa e quanto condividere. È chiaro che rispetto alla lotta al terrorismo è importante anche la possibilità di usare strumenti informatici e intercettazioni per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini. Ma su questo abbiamo posizioni abbastanza chiare: per esempio non è un mistero che siamo ritenuti dalle autorità Usa e Ue ai massimi livelli per il rispetto della privacy. Allo stesso tempo stiamo sfidando da tempo il sistema giuridico Usa che ci chiede di condividere con le autorità informazioni che si trovano su server europei. Una richiesta che rifiutiamo perché crediamo che le autorità e le normative europee siano sufficientemente forti per tutelare e garantire la sicurezza dei cittadini.
Quando si parla di tecnologia si pensa agli Stati uniti o alla Cina e alla Corea. E l'Italia che ruolo ha nel settore?
Ha un ruolo importante per due aspetti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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