Volete provare il brivido di una diretta video? Non c'è bisogno di essere giornalisti e di avere a disposizione un cameramen tutto per voi che vi riprenda. Da pochi giorni, infatti, c'è una nuova app per iPhone (tra poco disponibile anche su Android) che permette di trasmettere un video in diretta streaming, comunicando su Twitter quello che si riprende dal cellulare. Quando l’utente decide di condividere un determinato momento, interessante o meno che sia, sulla timeline dei follower appare l’annuncio con il relativo tag #periscope. La stessa diretta appare nella schermata dell’app assieme a tutte quelle che in quel preciso momento sono in corso. Il gioco è fatto. Tutto il mondo vi può vedere, in diretta, semplicemente con un tocco sul proprio smartphone. Alcuni contenuti si possono rivedere fino a 24 ore dopo la registrazione. Periscope punta alla diffusione immediata dei contenuti e non alla loro registrazione e riproposizione all’infinito, visto e considerato che il web è già saturo di filmati di ogni genere.
Come si fa la diretta
Dopo aver scaricato l'applicazione, per avviare la diretta è sufficiente toccare l’icona della fotocamera, in basso al centro, scrivere un titolo e dare inizio alla trasmissione. Prevista l’opzione che permette di avvertire i propri follower che è iniziata la diretta mediante un tweet che parte in automatico. Ovviamente ci si può limitare a guardare le dirette altrui, senza trasmettere alcunché. Chi assiste alla "diretta" a sua volta può mandare messaggi a chi fa la ripresa e mandare "cuoricini", che equivalgono al "mi piace" di Facebook.
Startup acquistata da Twitter
Dopo pochi giorni dal lancio dell’app di Periscope, startup acquistata da Twitter e che è arrivata nell’Apple Store il 26 marzo, i numeri delle dirette sono cresciuti a dismisura con decine di migliaia di trasmissioni al giorno, circa 30mila. Con singolari trend, come quello che ha coinvolto gli aspiranti broadcaster nel riprendere il proprio frigorifero per la curiosità della community che commentava entusiasta in tempo reale.
Le potenzialità future
Al di là dei video assolutamente frivoli e insignificanti, Periscope potrebbe diventare uno strumento molto interessante nel mondo dell'informazione. Ad esempio nel giorno stesso del lancio dell’app, giovedì scorso, più di una persona ha colto l’occasione e ha trasmesso la diretta di un incendio scoppiato nell’East Village di New York. Una sperimentazione sul campo del cosiddetto "citizen journalism", il giornalismo partecipativo dove il lettore diventa "reporter", e con la possibilità di fare addirittura una trasmissione in diretta.
Le mille cose inutili
Ammettiamolo, molti (quasi tutti) non sanno ancora come utilizzare Periscope e soprattutto cosa farci. Sarebbe il caso di studiare bene il mezzo prima di spippolare sullo smartphone? Facile a dirsi. Gli utenti, dopo il grande tam-tam mediatico, hanno scaricato in massa l'applicazione e la sperimentano riprendendo la tv, il proprio cane (o gatto), la frutta appoggiata sulla tavola e qualche strampalata esibizione musicale. Qualche buontempone ama farsi vedere mentre va a letto. Qualcuno, invece, pensa già agli sbocchi pornografici.
Lo streaming privato sul web non è una novità assoluta: basti pensare a Streamago di Tiscali, Hangout di Google, un po' meno orientato al live privato ma più alle videoconferenze per lavoro, a YouTube e ai canali in diretta che però, solitamente, garantiscono un certo livello del contenuto a differenza di Periscope, che punta soprattutto sull’immediatezza a scapito della qualità. Eppure quest’ultimo cavalca il successo del momento. I motivi, principalmente, sono due: il più ovvio è l’integrazione con Twitter.
Mai nessuno aveva unito due social (nemmeno troppo diversi) in questo modo: uno permette la diretta immediata testuale e l’altro la stessa cosa in formato video. L'importante, alla fine, è che Periscope possa essere utilizzato per qualcosa di utile e interessante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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