Se non ci fossero, bisognerebbe inventarle. Infatti sono state inventate apposta per rendere i nostri smartphone sempre meno semplici cellulari e sempre più strumenti multitasking: stiamo parlando delle app, i cui contenuti sono spesso innovativi e sorprendenti.
Tuttavia, secondo un'analisi eseguita di recente negli Stati Uniti da PewResearch, l'utilizzo delle applicazioni, rispetto a quanto si possa pensare, è ancora piuttosto scarso. Sembra un paradosso, dato che ormai il mondo della comunicazione sembra ruotare intorno alle icone che compaiono sul desktop del nostro cellulare. Eppure un proprietario di smartphone su 4 lascia il proprio telefonino così come l'ha acquistato, ovvero privo di servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp, di funzioni social come Facebook, Twitter e Instagram, di servizi streaming o giochi vari.
Scendendo nei dettagli, il 77% di chi possiede un mobile di ultima generazione ammette di aver utilizzato almeno un'app diversa da quelle già presenti nel pacchetto iniziale e di essersi quindi collegato al negozio virtuale da cui downloadare, più gratis che a pagamento, le funzioni supplementari. C'è da dire che il mercato delle app va forte, ma non a tal punto da indurre un buon numero di utenti a investire qualche euro per un'applicazione che ne valga davvero la pena.
Proseguendo con il sondaggio americano, il 30% scarica non più di 10 app, il 32% non oltrepassa la ventina, mentre soltanto il 7% fa il pieno di optional arrivando a installare 50 applicazioni. Ma di queste, solo la metà viene sfruttata con una certa frequenza.
Chi ha eseguito almeno una dozzina di download, apre al massimo 5 app a settimana e solo il 16% degli smartphoner dichiara di usarne più di 10. Insomma, si può vivere anche senza app. O forse non solo di app si vive.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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