Vito de Ceglia
Segnali di ripresa per le crociere, dopo la deludente performance registrata nel 2004. Il porto di Genova, infatti, accoglierà nel 2006 tre nuove navi cruise in transito: si tratta di due unità della compagnia Thomson (la «Spirit» e la «Destiny», costruite nel 1983 e ristrutturate quattro anni fa) e di una nave della Ocean (gruppo P&O-Carnival), la «Village».
Thomson, compagnia gravitante nellorbita Tui, rappresentata dallagenzia genovese Hugo Trumpy, garantirà quattro scali per ognuna delle due navi, per un totale di 15.000 passeggeri. La «Ocean Village», nave già presente negli itinerari liguri (fa attualmente scalo a Portofino), approderà a Genova quindici volte portando in dote 30.000 passeggeri.
«Con larrivo di due nuove compagnie - dichiara Edoardo Monzani, direttore di Stazioni Marittime - i traffici crocieristici riprenderanno a crescere. Non solo. Le previsioni per lanno prossimo sono tutto sommato buone. Nel 2006 non aumenteranno le toccate home-port, ma solo i transiti. È importante, allora, che la città si attrezzi per sfruttare occasioni come quelle di Thomson e Ocean». È una sfida, lennesima, per Genova che non può permettersi di perdere, dopo laddio di Costa Crociere, approdata a Savona, e il fallimento di Festival. È anche vero che larrivo di due nuove compagnie come Thomson e Ocean non rappresenta la panacea di tutti i mali, ma deve essere interpretato come un primo, importante tassello per guardare al futuro con misurato ottimismo.
Perché la verità è anche unaltra, ed è lo stesso Monzani ad illustrarla: «È impensabile paragonare la nostra offerta turistica a quelle di città ben più famose di Genova, ma è anche necessario che laccoglienza sia allaltezza delle aspettative dei crocieristi». Opinione, quella del direttore di Stazioni Marittime, condivisa sia dal presidente degli agenti marittimi genovesi, Filippo Gallo, che dallassessore comunale alla Promozione della città, Anna Castellano, i quali - due giorni fa in occasione della presentazione dellottava edizione di Shipbrokers and Shipagents Dinner - si sono trovati daccordo sulle poche chances di cui Genova dispone per contrastare la concorrenza di porti come Venezia, Napoli e Civitavecchia.
Se dal mercato crocieristico arrivano segnali confortanti, preoccupa invece la vertenza sulle manovre ferroviarie. I sindacati, infatti, sollevano pesanti critiche nei confronti del piano dimpresa presentato dallAbaco (Lega Coop), la quale si è aggiudicata la concessione del servizio, in associazione temporanea dimpresa (Ati), con Serfer-Trenitalia. Concessione che diventerà operativa il 1º ottobre. Dal 1º settembre, peraltro, Abaco gestisce anche tre dei quattro lotti in cui sono stati divisi i magazzini del Prà Distripark Europa, ossia 15.000 metri quadrati coperti e 30.000 di piazzale, mentre un lotto è rimasto nelle disponibilità del Pde.
Sono, in particolare, due i punti del piano che non convincono i sindacati: i 21 esuberi dichiarati e lassociazione temporanea dimpresa. Ieri, in Provincia, i confederali hanno incontrato tutti i capigruppo, che hanno espresso solidarietà nei confronti dei lavoratori. Ora, la pratica passa allAuthority: domani i sindacati si incontreranno con il presidente Giovanni Novi e i rappresentanti di Abaco-Trenitalia. «La nostra posizione - osserva Ettore Torzetti, segretario regionale Fit-Cisl - è di non entrare nemmeno nel merito del piano, che deve essere rivisto tout court. Troppe sono le anomalie emerse, a partire dai 21 esuberi dichiarati allassociazione temporanea dimpresa. Su questultimo punto, poi, noi vogliamo che un unico soggetto gestisca le manovre ferroviarie in porto». È lobiettivo anche della Filt-Cgil: «Due soggetti non possono gestire il servizio, ma un soggetto unico - sottolinea il segretario provinciale Ivano Bosco -.
Nel caso in cui le richieste dei confederali non venissero recepite, i sindacati hanno già dichiarato uno sciopero di 24 ore per lunedì 19 settembre.
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