Telecom Italia non venderà Tim Brasil

Telecom Italia non venderà Tim Brasil

da Milano

Tim Brasil non sarà venduta nonostante le offerte ricevute. Il consiglio di amministrazione straordinario di Telecom Italia riunito ieri ha ufficializzato la decisione di mantenere la controllata brasiliana all’interno del gruppo. Per la verità già nota da tempo. La società, secondo Telecom, è infatti strategica e in crescita continua. Tim Brasil nell’ultimo trimestre ha visto aumentare ancora i ricavi soprattutto quelli da servizi innovativi. Inoltre, secondo alcuni analisti, la mossa di non voler più procedere alla vendita di Tim Brasil per la quale sono stati offerti 7 miliardi di euro potrebbe dare fiato alle trattative con la spagnola Telefonica dato che le sinergie tra i due gruppi si realizzerebbero soprattutto in Brasile, Argentina e in Germania sul fronte della banda larga. È stato anche approvato il nuovo assetto organizzativo varato il 22 gennaio basato su quattro divisioni (telefonia fissa, mobile, clienti top e tecnologia). E sono stati quindi nominati quattro direttori generali: Massimo Castelli per la telefonia fissa, Luca Luciani per quella mobile, Stefano Pileri sul fronte della tecnologia ed Enrico Parazzini come direttore finanziario. Ma se Castelli, Luciani e Pileri rispondono all’amministratore delegato Riccardo Ruggiero che si occupa direttamente anche di Tim Brasil e delle attività di Wholesale (ossia di vendita all’ingrosso di traffico) nazionali e internazionali, il cfo Parazzini risponde invece al vicepresidente esecutivo Carlo Buora.
Capo dei «super clienti» è Mauro Nanni che non è però stato nominato direttore generale. Secondo una nota della società presieduta da Guido Rossi la nuova struttura garantisce una maggiore flessibilità operativa, agevolando la realizzazione delle linee strategiche della convergenza tra comunicazioni fisse, mobili, internet a banda larga e contenuti media. Il consiglio ha anche valutato positivamente la nomina di Damiano Toselli a responsabile Security e Federico Maurizio d’Andrea come responsabile audit.
La riunione straordinaria di ieri era comunque convocata per esaminare la relazione del comitato di controllo interno sui sistemi di sicurezza della rete del gruppo telefonico che comprende anche i dati di traffico e di privacy dei dati. La relazione, 30 pagine circa, verrà trasmessa alla Consob e pubblicata nei prossimi giorni sul sito della società, ossia www.telecomitalia.it. Il consiglio di amministrazione ha esaminato il documento, facendone proprie le conclusioni e accogliendo positivamente i risultati. La decisione è stata presa «al fine di assicurare la massima trasparenza nei confronti dell’Autorità di vigilanza e del mercato».
In Borsa anche ieri i titoli del gigante telefonico hanno messo a segno un rialzo del 2,10%. Consistenti i volumi: sono state trattate 225 milioni di azioni, pari quasi all’1,7% del capitale ordinario. Poco mossa invece Pirelli (più 0,23%).

Quanto all’andamento dei due titoli, protagonisti della settimana borsitica, va detto che le azioni della Bicocca hanno archiviato in cinque giorni di contrattazioni un progresso del 12,8% mentre quelle Telecom il 5,3 per cento.

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