Tellier, le sonorità transalpine

Continua con successo il festival di Eurotribu: questa sera il cantautore parigino presenta il suo ultimo album, «Sessions»

Luca Testoni

Così vicina, eppure così lontana. È la musica francese. Fucina di talenti di valore assoluto, troppo spesso colpevolmente trascurati dal pubblico italiano. Sarà per la lingua o sarà perché l'industria del disco è in mano agli anglo-americani, fatto sta che le "sonorità" transalpine sono merce piuttosto rara dalle nostre parti. A porre un parziale rimedio ci pensa Eurotribu, la rassegna dedicata alle tendenze trasversali della musica europea promossa dall'Aicem, l'associazione degli istituti culturali milanesi di Francia, Svizzera, Austria, Gran Bretagna e Germania, che ospita questa sera al Piccolo Teatro Studio di via Rivoli 6 il trentenne cantautore-multistrumentista parigino Sébastien Tellier.
Musicista di punta della Record Makers, la label fondata dagli Air, e protagonista a inizio ottobre di uno degli eventi più "in" della Notte bianca di Parigi assieme all'artista Xavier Veilhan (i due hanno realizzato un apprezzato spettacolo-installazione all'Hôtel de Ville, il municipio della capitale francese), Tellier si fa apprezzare per un marcato eclettismo musicale e per una naturale predisposizione verso atmosfere "diluite" e nostalgiche.
L'incroyable Vérité (2001), incentrato sul tema dell'infanzia (contiene il brano Fantino, in seguito inserito nella colonna sonora di Lost in Translation di Sofia Coppola), e Politics (2004), nel quale ha preso le difese delle minoranze etniche presenti nella Ville Lumière (e si può ascoltare Le ritournelle, la sua ballata capolavoro, finita in classifica anche nel Regno Unito), sono i titoli dei due album di inediti del francese.
Nell'aprile scorso, si è aggiunto Sessions, appassionata rilettura in chiave acustica del meglio del suo repertorio, registrata in studio in una sola giornata con l'ausilio del pianista Simon Dalmais (fratello dell'emergente chanteuse Camille), che lo accompagnerà sul palcoscenico del teatro milanese. Risultato: un disco intimista ed essenziale. Di belle ed emozionanti «chansons» pop.
In linea con la filosofia cantautorale dell'eccentrico Sébastien Tellier ha dichiarato pochi mesi fa: «Faccio una musica realista, filosofica, franca e universale. Per me, comporre è come fare arte pura, come dipingere. Tutto il resto non mi interessa».


Una puntualizzazione: Piers Faccini, che si sarebbe dovuto esibire questa sera in versione solista a precedere il duo Tellier-Dalmais, sarà in concerto al Piccolo Teatro Studio mercoledì 29 novembre.
Sébastien Tellier, Piccolo Teatro Studio, ore 21, info 199112112, ingresso 15 euro

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