"Sono inguardabile". La crisi di nervi di Berrettini dopo la sconfitta a Phoenix

Deluso, amareggiato, così Matteo Berrettini lascia i campi da tennis di Phoenix: "Toglietemi dal campo..."

"Sono inguardabile". La crisi di nervi di Berrettini dopo la sconfitta a Phoenix

È un Matteo Berrettini più che comprensibilmente deluso, quello che lascia i campi da tennis di Phoenix dopo l'inattesa sconfitta con il numero 132 del ranking Atp Alexander Shevchenko. Il tennista romano esce di scena ai quarti di finale del torneo perdendo per due set a uno, col risultato di 4-6, 6-3, 3-6.

Inizio di stagione in salita

Resta da capire come questa "botta" sarà assorbita da Berrettini, in consederazione anche del fatto che il torneo minore di Phoenix era stato scelto proprio con l'obiettivo di rilanciarsi e trovare fiducia nei propri mezzi dopo la scottante eliminazione subita ad opera di Taro Daniel nel match di esordio del prestigioso torneo di Indian Wells. Il Challenger Atp 175 di Phoenix poteva essere l'occasione giusta per "mettere nelle gambe qualche partita", aveva dichiarato il tennista dopo la cocente sconfitta subita nella prima tappa del Sunshine Double.

Purtroppo, tuttavia, non solo il torneo giocato nella capitale dell'Arizona non ha dato i frutti desiderati, ma rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang in vista del prossimo torneo in calendario, ovvero il Miami Open.

Il brusco stop ai quarti

Già dalle prime due partite, nonostante la vittoria, si erano potute notare tutte le pecche emerse in questa prima parte della stagione: non solo la scarsa reattività nelle gambe, in particolar modo negli spostamenti laterali, ma anche la poca efficacia del servizio, quella che a tutti gli effetti è considerata la sua arma migliore.

Ai sedicesimi è arrivata la vittoria non proprio convincente contro il connazionale Mattia Bellucci, numero 150 del ranking Atp (col risultato di 6-4 6-4), e agli ottavi contro l'australiano Aleksandar Vukic (posizione 186 del ranking), superato col risultato di 7-5 7-6. Ma in nessuna delle due circostanze si è trattato di vittorie convincenti né di prestazioni all'altezza delle attese.

La conferma che qualcosa non andava si è avuta ai quarti, dopo la sconfitta subita dal qualificato russo Alexander Shevchenko, al posto 132 del ranking Atp, ovvero ben 109 posti dietro il tennista romano. Shevchenko che, peraltro, non era mai riuscito ad avere la meglio su un giocatore compreso tra i primi 50 al mondo.

"Toglietemi dal campo"

La crisi si è potuta respirare già sul terreno di gioco, quando, deluso dal proprio rendimento, Matteo Berrettini ha pronunciato una frase poco equivocabile verso il suo angolo: "Toglietemi dal campo, vi prego, sono inguardabile".

Il tennista romano avrà ora a disposizione un "bye" al primo turno del Miami Open, ma un livello dei partecipanti decisamente più elevato e gli strascichi di una crisi che al momento pare insormontabile non lasciano ben presagire.

La speranza è che ci sia tempo e occasione per ritrovare fiducia in attesa degli appuntamenti sul rosso (a partire dal 1000 di Montecarlo) e, soprattutto, della stagione su erba, terreno prediletto dal tennista italiano.

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