Centri sociali e collettivi inneggiano ad Hamas: cosa succede nelle università

I collettivi studenteschi rossi ora esultano per l'attacco di Hamas a Israele. Valditara è netto: "I responsabili saranno denunciati". La replica: "Infame supporto delle istituzioni nostrane"

Centri sociali e collettivi inneggiano ad Hamas: cosa succede nelle università
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L'attacco di Hamas a Israele ha risvegliato il pianeta dal torpore attorno a un conflitto che dura da decenni ma da alcune parti, invece di una ferma condanna per un atto terroristico in piena regola si esulta. L'elemento di gravità in merito è rappresentato dal fatto che le esultanze arrivano dalle scuole. I collettivi, sobillati dai centri sociali, sono schierati al fianco della Palestina e da giorni gioiscono per l'operazione Diluvio contro Israele. Netta la presa di posizione del ministro Giuseppe Valditara, che ha annunciato l'avvio di approfondimenti e denunce penali.

Non c'è margine di interpretazione nelle parole del ministro, che condanna senza se e senza ma gli estremismi che, ormai da tempo, si sono radicalizzati nelle scuole. Ma i collettivi studenteschi replicano e non intendono abbassare il tiro delle loro dichiarazioni. Anzi, rilanciano e annunciano azioni di protesta: "Le dichiarazioni di Valditara sono false e pretestuose e dimostrano la volontà di attaccare e criminalizzare chi denuncia i crimini di Israele ed è per la libertà della Palestina".

Queste le parole del collettivo Osa, vicino a Potere al popolo, che nel suo comunicato poi aggiunge: "Osa denuncia i tentativi repressivi del ministro Valditara, ribadisce che terrorista è Israele e che si batterà nelle scuole per la libertà della Palestina. Dichiariamo per questa settimana l'agitazione studentesca nelle scuole di tutta Italia in solidarietà al popolo palestinese". Nei prossimi giorni, quindi, bisogna attendersi nuove proteste nelle scuole, ancora ore di lezione perse, da parte dei collettivi che sostengono le violenze terroristiche di Hamas contro Israele e si professano seguaci dell'antifascismo militante.

Sui muri dell'università Statale di Milano questa mattina è apparso uno striscione emblematico: "Arriva il contrattacco: a fianco del popolo palestinese".

Una risposta, si legge in un post, alle proiezioni delle bandiere di Israele sui muri delle istituzioni, che a loro dire è "un'azione che sfacciatamente mostra l'infame supporto delle istituzioni nostrane allo Stato illegittimo, facista e criminale di Israele, difronte all'eroica resistenza palestinese che due giorni fa ha sferrato un potente contrattacco". Sono annunciate manifestazioni a Milano avanti a Palazzo Marino, in uno spazio occupato e sabato 14 ci sarà un corteo con partenza da piazza San Babila.

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