L'Iran chiude gli aeroporti. Il capo dell'esercito di Israele: "L'ala militare di Hamas è sconfitta"

Le Idf annunciano i progressi compiuti in un anno, mentre sale il livello di allerta alla vigilia del 7 ottobre. La Farnesina annuncia che la settima vittima dell'attentato a Jaffa di martedì scorso è un 33enne itali-israeliano

L'Iran chiude gli aeroporti. Il capo dell'esercito di Israele: "L'ala militare di Hamas è sconfitta"
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Ore di tensione in Israele, alla vigilia del primo anniversario dell'attentato di Hamas di un anno fa. "Sappiamo che (Hamas, ndr) ha la tendenza a provare a compiere attacchi terroristici in questo tipo di date simboliche ed è per questo che ci stiamo preparando, aggiungendo forze nel sud", ha detto il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane, il tenente colonnello Nadav Shoshani.

Israele in allerta, il video di Hamas

Le forze israeliane, tuttavia, celebrano i passi avanti compiuti in questi mesi: "È passato un anno dal 7 ottobre, il giorno in cui abbiamo fallito nella nostra missione di proteggere i cittadini dello Stato di Israele" ma "nell'ultimo anno abbiamo sconfitto il braccio militare di Hamas e continuiamo a combattere le capacità terroristiche dell'organizzazione, dichiara il capo di Stato maggiore dell'esercito di Israele, Herzl Halevi, in una lettera ai soldati.

Non è mancata la risposta dell'organizzazione terroristica palestinese. In un messaggio video trasmesso alla vigilia dell'anniversario dell'attentato contro Israele del 7 ottobre 2023 contro che ha scatenato la guerra nella Striscia di Gaza, Hamas ha salutato il suo "glorioso" attacco. Il "glorioso attacco del 7 ottobre ha infranto le illusioni che il nemico si era creato, convincendo il mondo e la regione della sua superiorità e delle sue presunte capacità", ha affermato nel messaggio un membro del movimento islamista palestinese, Khalil al-Hayya, con sede in Qatar.

L'italiano morto a Jaffa

È, invece, di origini italiane, la settima vittima dell'attentato a Jaffa del il 1° ottobre scorso. L'uomo, cittadino italo-israeliano, si chiamava Victor Shimshon Green, 33 anni, e viveva in un rifugio per senzatetto. La conferma è giunta dall'ambasciata italiana a Tel Aviv, dopo ulteriori ricerche compiute dall'Interpol congiuntamente con la polizia israeliana. I familiari più stretti in Italia sono stati informati. Dalle prime notizie si apprende che Green era nato a Milano ed era ospite del rifugio Gagon di Jaffa al momento dell’attentato. Il giovane italo-israeliano rimasto ucciso era "un ragazzo che viveva lì" e "appena avuta la certezza della sua identità abbiamo avvisato familiari e un fratello che vive in Israele" ed è stata "avvisata anche la famiglia italiana", ha poi riferito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a una domanda in merito su Tg2 Dossier.

Oltre alle vittime, 16 persone sono rimaste ferite nell'attacco alla metropolitana leggera di Tel Aviv e a una strada vicina a Jaffa, in uno degli attacchi terroristici più mortali degli ultimi anni. Le altre sei vittime sono Revital Bronstein, 24 anni, di Bat Yam; Ilia Nozadze, 42 anni, cittadino georgiano; Shahar Goldman, 30 anni, di Lod; Inbar Segev Vigder, 33 anni; Nadia Sokolenco, 40 anni; e Jonas Chrosis, 26 anni, cittadino greco. L'attentato è avvenuto quasi simultaneamente all'attacco missilistico da parte iraniana, finendo parzialmente in ombra. Hamas ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, sostenendo che i due attentatori armati di mitra, Mohammad Mesek e Ahmad Himouni, fossero suoi affiliati. Mesek, 19 anni, è stato ucciso sul posto, e Himouni, 25 anni, è rimasto gravemente ferito. Entrambi gli uomini sono originari di Hebron, in Cisgiordania, e si trovavano in Israele senza permesso.

La sera del 1° ottobre scorso gli attacchi si erano concentrati presso una sinagoga e una fermata del trasporto pubblico nei pressi della stazione Erlich della metropolitana leggera. Secondo le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze oculari, i due terroristi erano usciti dalla metropolitana leggera quando uno dei due ha aperto il fuoco. La coppia ha sparato e accoltellato i civili prima sulla metropolitana, per poi proseguire a piedi, attaccando le persone in Jerusalem Street. Un agente della sicurezza municipale e civili armati avevano poi sparato e "neutralizzato" i due assalitori. Dallo scorso 7 ottobre 40 israeliani, tra cui personale di sicurezza, sono stati uccisi in attacchi terroristici palestinesi in Israele e in Cisgiordania, incluso l'attacco di martedì scorso. Altri cinque membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi in scontri con terroristi in Cisgiordania.

Si fa attendere la risposta israeliana all'Iran

Si fanno ancora attendere le decisioni di Israele sulla risposta all'Iran. Teheran ha annunciato la sospensione di alcuni voli a partire da stasera e fino a lunedì mattina. Intanto gli Usa hanno fatto sapere che il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, si recherà al Pentagono il 9 ottobre e incontrerà il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin. L'annuncio dello stop dei voli in Iran è arrivato qualche ora dopo che Gallant aveva minacciato l'Iran alludendo alla distruzione di Gaza e del Libano: "Gli iraniani non hanno scalfito le capacità dell'aeronautica militare" di Israele, "non un solo aereo è stato danneggiato" e "chiunque pensi che un tentativo di attaccarci ci scoraggi dall'agire dovrebbe guardare cosa sta succedendo a Gaza e Beirut", ha detto il capo della Difesa israeliana durante una visita alla base aerea di Nevatim, colpita dall'attacco del 1° ottobre.

Per la rappresaglia israeliana nei confronti dell'Iran "è tutto sul tavolo", secondo Gallant, che ha sottolineato che Israele si coordina con gli Stati Uniti, ma prende le sue decisioni indipendentemente.

"Israele ha la capacità di colpire obiettivi vicini e lontani: lo abbiamo dimostrato. Risponderemo all'attacco iraniano in modo appropriato. Non staremo a guardare e non dovrebbe farlo neanche la comunità internazionale", ha annunciato.

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