A 82 anni si è spento Oliviero Toscani, uno dei più grandi fotografi italiani di tutti i tempi, nonché un provocatore, che a causa delle sue esternazioni è stato spesso al centro delle polemiche. Lo scorso 28 agosto ha annunciato di essere affetto da amiloidosi, malattia rara incurabile che danneggia gli organi interni fino a renderli inservibili. Il decorso di questa malattia è molto rapido, il fotografo in un anno ha perso quaranta chili e quando ha reso pubblica la sua patologia ha ammesso, tra il serio e il faceto, di aver valutato l'idea di rivolgersi a Marco Cappato per recarsi in Svizzera. "Vivere così non mi interessa", ha detto Toscani.
Il 10 gennaio ha lasciato la sua casa nel comune di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, per raggiungere il pronto soccorso dell'ospedale di Cecina, in provincia di Livorno, per l'aggravarsi insostenibile delle condizioni di salute.
Nato il 28 febbraio 1942, per oltre sessant'anni ha vissuto con la macchina fotografica in mano, girando il mondo e immortalando i personaggi più significativi della nostra epoca. Ha lavorato finché ha potuto, finché ha avuto la voglia di fotografare, come ha dichiarato lui stesso, che ha sostenuto con orgoglio di "non aver mai avuto padroni". La carriera di Oliviero Toscani nel mondo della fotografia è iniziata molto presto, ad appena 4 anni, quando accompagna suo padre, Fedele Toscani, uno dei fotoreporter storici del Corriere della Sera, alla tumulazione di Benito Mussolini. A Predappio c'erano tutti i principali fotoreporter italiani e stranieri, principalmente intenti a riprendere e raccontare quello che sarebbe diventato un passaggio storico dell'Italia. Oliviero, invece, concentrò la sua attenzione sul volto dei presenti e catturò quello della moglie del Duce, Rachele Mussolini. Il ritratto che ne fece Toscani fu talmente profondo, veritiero e profondo che venne pubblicato sul Corriere della sera, dove il padre lavorava e dove lui ha iniziato come garzone.
Della lunghissima carriera di Oliviero Toscani si ricordano principalmente i ritratti. Davanti al suo obiettivo sono passate negli anni le modelle più famose del mondo, le attrici più importanti, i personaggi della politica e dell'attualità più in vista. Attraverso le sue fotografie, Toscani ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia italiana a imperitura memoria dei posteri. Per tutta la sua vita professionale ha affiancato ai lavori editoriali quelli pubblicitari, mettendo la sua firma su alcuni dei lavori più importanti e riconoscibili del marketing italiano e internazionale. Impossibile scindere il suo nome da quello dell'azienda di abbigliamento Benetton, con la quale il sodalizio professionale ha prodotto campagne che hanno segnato la storia fin dagli anni Ottanta.
Nonostante un portfolio professionale straordinario, sono le provocazioni verbali ciò che ha maggiormente fatto rumore, soprattutto negli anni Duemila. Ha spesso sferzato gli esponenti del centrodestra e quelli del governo Meloni, con uscite per mezzo stampa che hanno spesso aperto vivaci dibattiti.Oliviero Toscani è sempre stato politicamente vicino alle posizioni dei Radicali, con i quali si è anche candidato per due volte in parlamento. Le sue posizioni e le sue idee sono spesso state traslate nei suoi lavori fotografici. La lotta alle discriminazioni razziali, la lotta all'omofobia, l'abolizione della pena di morte e la sensibilizzazione alla diffusione dell'Aids sono tematiche che ricorrono in molti dei suoi lavori più importanti.
Proprio per la sua capacità polemica e dialettica non sono mancate nemmeno le ospitate televisive per Toscani, il cui fervore l'ha spesso portato allo scontro. Si ricorda fra tutte una furiosa discussione con Paolo Del Debbio sul tema dei migranti o una discussione con Ignazio La Russa, che venne salutato dal fotografo con il saluto romano. In una delle sue ultime apparizioni televisive, prima di rivelare la malattia, Toscani ospite di In Onda con Luca Telese, nel corso di un'intervista ha dichiarato: "I miei insulti a Giorgia Meloni? Posso andare avanti mezza giornata a dire quello che penso di lei. Mi dà fastidio". Nella stessa intervista ha definito "stupido" in ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e affermato che Silvio Berlusconi "ha rovinato l'Italia".
È rimasta impressa nell'opinione pubblica la frase sul ponte Morandi, quando Toscani disse: "Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola". Una dichiarazione infelice che scatenò una furiosa polemica, per la quale lo stesso fotografo ammise: "Mi è uscita male, purtroppo". Oliviero Toscani è stato anche licenziato da Benetton dopo una lunghissima collaborazione a causa di quella frase, nonostante le sue successive scuse. Col senno di poi ha ammesso anche che non avrebbe più pronunciato la frase "le donne la smettano di voler sempre sedurre o finiranno per attrarre solo i maniaci e i violenti"
Oliviero Toscani lascia sei figli. Nel corso della sua vita è stato sposato tre volte e l'amore con la sua ultima compagna, Kirsti Moseng è durato oltre 40 anni. Non sono mancate le beghe giudiziarie proprio per il suo carattere provocatorio e senza filtri.
Tra le altre cose, è stato condannato per vilipendio alla religione per alcune sue dichiarazioni rilasciate a La Zanzara, quando accusò la Chiesa di essere "un club sadomaso". È stato anche condannato per alcune affermazioni diffamatorie nei confronti di Matteo Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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