Tettamanzi al Meeting: «La ricetta antricrisi è la sobrietà»

Il cardinale, per la prima volta alla kermesse di Cl, visita la mostra dedicata a san Carlo Borromeo

Dinanzi alla crisi internazionale, «la vera ricetta» per riuscire a fare fronte alle sue sferzate è riuscire ad adottare lo stile di vita della «sobrietà» a livello personale, familiare e sociale. A sostenerlo è l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, intervenuto al Meeting di Rimini.
Alla sua prima presenza alla kermesse di Cl, Tettamanzi ha preso parte ad un incontro sulla mostra dedicata a San Carlo Borromeo e, sotto le volte della Fiera di Rimini, ha vissuto un vero e proprio bagno di folla, tra saluti commossi e auguri: giunto a fine mandato, l'arcivescovo verrà sostituito alla guida della Chiesa ambrosiana dal patriarca di Venezia, Angelo Scola.
Contro la crisi, ha osservato, «la vera ricetta che può sembrare troppo piccola e troppo modesta, quindi del tutto irrilevante, è sapere assumere un certo stile di vita sia personalmente che a livello sociale: lo stile di vita è quello della sobrietà».

«Io - ha proseguito - lancio solamente la parola perché possa diventare interrogativo per chi la sente, un interrogativo che fa porre la domanda: cosa significa essere sobri quando l'idolo di tutti è il denaro, lo stare bene e l'essere preoccupati esclusivamente di se stessi? E non attenti - ha concluso - a quella responsabilità globale che ci vede tutti quanti, anche l'ultimo arrivato, come cittadini del mondo».

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