«L'Italia mi piace e il clima di Milano ha migliorato la mia salute». Bisognava venire al centro Kumpen Lama Gangchen, in via Marco Polo 13, per sentire una sviolinata sul clima milanese. Autore: Lama Lawang, monaco guaritore originario del Tibet centrale. A Milano dal 1998, ha preso i voti a 12 anni per essere avviato in seguito allo studio della medicina e dell'astrologia tibetana. Lama Lawang accompagna con sorrisi e risate anche le cose che noi diremmo in tono grave.
Che relazione c'è fra medicina e astrologia?
«Nella medicina tibetana si ha sempre presente il quadro astrologico individuale perché si ritiene che la somministrazione della terapia venga influenzata dalla data di nascita del paziente. Anche la raccolta delle erbe medicinali e la preparazione dei rimedi deve rispettare i movimenti planetari».
Che ruolo ha il karma nella malattia?
«La medicina tibetana è basata sugli insegnamenti del Buddha, quindi il karma ha un ruolo centrale. Qualsiasi cosa ci accade nella vita, nel bene e nel male, dipende da come ci siamo comportati nelle vite precedenti. Con alcuni pazienti, proprio per ragioni karmiche, le medicine non funzionano, allora si possono prescrivere azioni positive o dare consigli spirituali, di modo che il karma venga ridotto».
Il karma di Lama Lawang era di arrivare a Milano...
«Certamente. Da piccolo non sapevo nemmeno cosa ci fosse fuori dal Tibet, non sapevo nulla dell'India, figurarsi dell'Europa e dell'Italia! Dopo l'invasione cinese del 1959 sono scappato e ho cominciato a viaggiare e a imparare un sacco di cose».
Per essere allegri come lei bisogna meditare molto?
«Bisogna guardare il lato positivo delle cose, i problemi della vita quotidiana allora diventano più piccoli. Anch'io talvolta fatico a sorridere, però mi sforzo».
La meditazione può essere anche una forma di terapia?
«Soprattutto per le persone le cui sofferenze hanno radici psicologiche. Rilassamento, visualizzazione e meditazione possono riequilibrare le energie vitali, calmare la mente e guarire le malattie».
Come trovare la felicità?
«Se non vedi nemici intorno a te, sei felice. Lo puoi fare realizzando la mente del risveglio. Altrimenti la felicità è impermanente. Noi preghiamo perché tutti gli esseri senzienti realizzino l'illuminazione e trovino la vera felicità».
Pregate anche per i governanti cinesi?
«Specialmente per loro, perché la loro mente cambi in modo pacifico. Solo così potremo recuperare la libertà, senza guerra. E poi non sai dove ti incarnerai nella prossima vita, magari in Cina».
Ricorda la sua vita precedente?
«Nooo, io non sono un grande lama! Penso sia difficile anche per i grandi lama ricordare tutto. Ci mettono forse un po' di fantasia».
E la prossima vita, dove la vorrebbe?
«Nel Tushita, la Terra Pura che non conosce sofferenza».
Che non sta su questa terra...
«No, dovunque tu vada su questa terra incontri sofferenza».
Ha paura di morire?
«Il mio oroscopo dice che morirò a 72 anni, ora ne ho quasi 70, quindi ancora due e via. Certo mi piacerebbe stare qui un po' di più. Se fosse possibile, perché no?».
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