Tintarella di luna e insolazione terrestre

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Tintarella di luna e insolazione terrestre

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

LA NOTIZIA. Quello regalato nel 1969 dall'allora ambasciatore Usa al primo ministro olandese in occasione della visita degli astronauti dell'Apollo 11 non è un pezzo di roccia proveniente dalla Luna, ma solo legno pietrificato. Questa la «verità» accertata da Xandra van Gelder, responsabile delle indagini condotte sul reperto attualmente custodito presso il museo Rijksmuseum di Amsterdam.
Secondo le informazioni raccolte dai media, a regalare all'allora primo ministro Willem Drees quella che doveva essere roccia lunare furono proprio gli astronauti che per primi misero piede sulla Luna nel 1969, nel corso di un tour compiuto poco dopo il loro rientro sulla Terra.
Alla morte di Drees il reperto venne messo in mostra al museo di Amsterdam e assicurato per un valore di circa 500mila dollari. La Nasa, interpellata sulla «scoperta», non ha saputo dare delucidazioni. (fonte: Ansa, 28 agosto 2009).

FUORI DALLA NOTIZIA. La notizia relativa al falso frammento di roccia lunare donata nel 1969 all'allora primo ministro olandese, è l'ennesima conferma dell'esistenza della vita sul nostro satellite.
Lo afferma l'astrofisico «eretico» olandese Olaf Skrokky nel suo libro È tutto vero, tra pochi giorni nelle librerie italiane.

«Se quello, come dice la signora Xandra van Gelder (la responsabile delle indagini condotte sul controverso reperto, ndr) è un pezzo di legno, vuol dire che sulla luna ci sono, o quantomeno c'erano in passato, degli alberi. Lo capirebbe anche un sasso».

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