Tornano le streghe e la magia diventa una moda

New York Lo sport del Quidditch, il gioco magico di Harry Potter, ha radunato nei giorni scorsi a New York sessanta squadre universitarie. Da Harvard a Yale fino all’Mti, i migliori college degli Stati Uniti si sono sfidati - a cavallo di manici di scopa - nel primo campionato mondiale di questo sport che, al pari di ogni altra invenzione di Jk Rowling, sta diventando di moda tra i giovani d’Oltreoceano. Basti pensare che il nuovo parco giochi dedicato a Harry Potter e inaugurato quattro mesi fa nel cuore di Orlando, in Florida, è adesso il più visitato della Disney. Ma dietro all’innocua magia della scrittrice Rowling si nasconde, sempre più minacciosa, la moda della stregoneria. La wicca, che si definisce una religione e sta attraendo milioni di giovani americani, secondo alcune statistiche entro vent’anni potrebbe diventare la terza religione negli Stati Uniti, dopo cristianesimo ed ebraismo. Già tre americani su quattro (tra i 18 e i 29 anni d’età) si dichiarano «wiccan», o streghe, e praticano cerimoniali magici dedicati all’occulto. E visto che il numero dei praticanti della stregoneria e dei cerimoniali magici raddoppia ogni 18 mesi, la wicca è oggi la religione in maggior crescita negli Stati Uniti.
Chi crede che abbia a che fare con l’antica magia nera delle streghe di Salem si sbaglia: la storia della wicca risale soltanto al 1954, quando un autore di nome Gerald Gardner aveva pubblicato il saggio intitolato Stregoneria oggi, dando così vita al neopaganesimo, la cui crescita è dovuta soprattutto ai siti Internet, alle scuole on-line per streghe e i video di You Tube che mostrano le «messe nere» come quelle di Trinity Temple, ad Albany. L’editoria naturalmente segue la nuova moda: una collana pubblicata dalla casa editrice Llewellyn è dedita esclusivamente alla wicca e i suoi titoli straripano dagli scaffali della sezione New Age delle mega librerie americane.
Durante la recente campagna elettorale per il voto di metà mandato, gli avversari della candidata al Senato Christine O’Donnell avevano rivelato che anche costei, da giovane, «si era immersa nel mondo della stregoneria». Un recente saggio dal titolo Wicca’s Charm, ha tentato di individuare gli elementi che la rendono così attraente soprattutto tra le donne: la passione per l’ecologia, la ricerca spirituale che il cristianesimo non ha soddisfatto, un volersi identificare con altri coetanei «wiccan» e con gli incantesimi.
Nei licei americani sono comunissimi i pendenti con le croci a cinque punte, emblema delle streghe. E basta leggere alcuni blog di ragazzini per capire che, a milioni, stanno diventando seguaci della wicca all’insaputa dei loro genitori.
A incantare i giovani (ma anche una fetta di adulti) è il «pacifismo» promosso dalla wicca che offre anche una vaga rassomiglianza con il buddismo, con la reincarnazione e con quell’induismo che è l’essenza del mondo New age.
I seguaci della wicca credono di possedere poteri divini e di essere degli dei. In un’America in cui ormai da generazioni le madri si dedicano spesso alla carriera prima ancora che ai figli, la Terra per i «wiccan» torna a essere una madre buona, che chiede di essere salvata assieme ai suoi animali e alla purezza delle scorte idriche. Ed ecco che, per i giovani, i desideri ecologici, la medicina alternativa fatta di erbe, una vita proiettata oltre il consumismo sono riassunti nel mondo della stregoneria. Ma sono soprattutto i «poteri» che la wicca offre - e che adesso sono ingranditi da cinema e televisione -ad attrarre chi si iscrive, ad esempio, alle svariate università on-line, che offrono corsi di stregoneria a più di 120 mila studenti.
Il piccolo schermo si prepara a lanciare la serie Practical Magic, tratta dall’omonimo film con Nicole Kidman e Sandra Bullock (1998) e il cinema prepara altri copioni per quella audience di ragazzine che anni fa aveva idolatrato la pellicola Giovani streghe.

È in procinto di essere girato anche un film con l’attrice Karen Gillan, che interpreterebbe una giovane orfana che si mette in contatto con il fantasma di Isobel Gowdie, la più famosa strega irlandese accusata di stregoneria nel 1662.

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