Da Totò a Sophia. Il mito "Titanus" ha costruito il nostro cinema

La casa di produzione compie 120 anni. Come simbolo culturale

Da Totò a Sophia. Il mito "Titanus" ha costruito il nostro cinema
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Dire che ha fatto la storia del nostro cinema è quasi riduttivo. Intere generazioni sono cresciute, hanno sognato, si sono commosse, hanno riso con i film della Titanus. La prima casa cinematografica italiana che festeggia i 120 anni, rimettendo nelle sale alcuni dei suoi capolavori indiscussi. Era il 1904, infatti, quando il napoletano Gustavo Lombardo, abbandonati gli studi di giurisprudenza, fondava la casa di produzione e distribuzione cinematografica Monopolio, poi ribattezzata, nel 1916, la Teatro-Lombardo Film, fino al definitivo Titanus. Esempio di made in Italy lungimirante e longevo. La casa produceva i film di Leda Gys, all'epoca diva del muto, che sposa il produttore. Per dire, è stato Lombardo a capire, prima degli altri, le qualità straordinarie di Totò anche sul grande schermo, facendolo esordire, nel 1937, con il pur non eccelso Fermo con le mani, bissato, nel 1939, da Animali Pazzi.

Le saghe più popolari del cinema italiano sono marchiate Titanus. Da Pane, amore e fantasia alla saga di Poveri, ma belli, solo per citarne un paio e risvegliare la nostalgia canaglia. Con la Titanus sono esplosi i mélo come Catene (1949), Tormento (1950), I figli di nessuno (1951, anno della morte di Gustavo Lombardo, sostituito, alla guida della casa, dal figlio Goffredo), trilogia con la coppia Amedeo Nazzari - Yvonne Sanson.

La lista dei registi di talento è lunga. Da Fellini a Risi, da Camerini a De Sica, da Bragaglia a Zampa, da Loi a Visconti, da Corbucci a Olmi, da Bolognini a Tornatore, da Monicelli a Zurlini, difficile che qualcuno non abbia girato almeno un film per la casa dell'inconfondibile logo, con impressa la scritta Titanus e quel motivetto musicale che sembra una carica di cavalleria.

Bravo Goffredo a capire che il cinema ha una dimensione universale e non solo legata ai nostri confini. Da qui, l'idea di dare il via ad una serie di coproduzioni internazionali, richiamando star hollywoodiane come l'Ava Gardner de La maja desnuda. Certo, non tutto fila per il verso giusto. Per dire, Sodoma e Gomorra venne a costare 6 miliardi delle vecchie lire, raddoppiando il budget stanziato; tanto che lo stesso Lombardo mise questo film sul banco degli imputati (insieme al Gattopardo di Visconti) per la crisi finanziaria che, nei primi anni '60, colpì la Titanus, spingendo la casa ad abbandonare la produzione cinematografica, puntando tutto sulla distribuzione, attività intensa e fortunata, variando i generi. Per aiutare Goffredo Lombardo a uscire dalla crisi, ben 88 attori decisero di fare un atto d'amore recitando, per lui, gratuitamente nella parodia Il giorno più corto, diretta da Sergio Corbucci. Da metà anni '90, la Titanus fa attività di produzione televisiva, sotto la direzione di Guido Lombardo, figlio di Goffredo e nipote di Gustavo.

Ora, Nexo Digital, Titanus e Rai Com, con Titanus 120° Classics, riportano nelle sale alcuni dei capolavori del cinema italiano restaurati, prodotti dalla Titanus. Dopo Il Gattopardo di Visconti e La Ciociara di De Sica delle scorse settimane, la rassegna nei cinema prosegue con altri tre film. Dall'11 al 17 luglio, tocca a Rocco e i suoi fratelli, sempre per la regia di Luchino Visconti. Dal 18 al 24 luglio, invece, è un must Pane, Amore e Fantasia, di Luigi Comencini. Si chiude, dal 25 al 31 luglio, con La prima notte di quiete, di Valerio Zurlini. I biglietti dei film, oltretutto, avranno un prezzo speciale grazie alla campagna Cinema Revolution. Sono piccoli esempi di una casa che vanta oltre 1.

500 titoli tra film e serie tv prodotti e distribuiti e una library di circa 400 titoli. Patrimonio culturale unico che rappresenta un pezzo importante della storia artistica italiana. Buon compleanno, Titanus e altri 100, come minimo, di questi anni gloriosi.

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