Tour, Chavanel: fuga e maglia gialla Ma il gruppo "frena" per protesta

Allo scoperto per 190 km il francese liquida i sette compagni di fuga. Nel gruppo cadono i big, Cancellara li aspetta e cede il primato

Tour, Chavanel: fuga e maglia gialla 
Ma il gruppo "frena" per protesta

Spa - Silvayn parte al chilometro 11 e non si gira più indietro. Chavanel arriva a Spa in solitaria, bagnato come un pulcino, le gambe di legno, ma una gioia enorme nel cuore. Complici le cadute a catena nella discesa dello Stockeu (a 30 km dall'arrivo). Finiscono in terra un po' tutti. Tra i big Lance Armostrong, Alberto Contador, i fratelli Franck e Andy Schleck, compagni di squadra della maglia gialla Fabian Cancellara, Alessandro Petacchi e Roman Kreuziger. Il gruppo dei migliori si spezza in tre parti. Davanti, all'inseguimento di Chavanel, resta Cancellara. Dietro un gruppo con Armstrong, Contador, Ivan Basso e Bradley Wiggins. Più staccati i fratelli Schleck con quasi tutta la Saxo Bank al loro fianco. Cancellara si consulta con Bjarne Riis via radio e decide di aspettare i suoi "capitani". Poi parlotta con la direzione corsa: neutralizzata la tappa alle spalle del vincitore. Via libera a Chavanel e gruppo compatto ad andatura blanda che arriva a 4 minuti dal fuggitivo. Che dopo 190 chilometri di fuga conquista anche la maglia gialla.

Chavanel in giallo Chavanel al Tour non doveva nemmeno partecipare. Su queste strade, o meglio, su quelle della tappa di domani, aveva rishciato la vita. La caduta dopo lo scontro con una moto dell'organizzazione durante la Liegi-Bastogne-Liegi del 25 aprile. Il bollettino medico che recita "forte trauma cranico". E la sua squadra, la Quick Step, che comunica: "Silvayn resterà lontano dalle corse per 8 settimane. Riposo assoluto". Invece Chavanel si rimette in bici e decide di fare di tutto pur di correre la Grande Boucle. Ci riesce, crede nella tappa belga con sei cotes. Scappa subito e non si ferma più. Oggi la fortuna gli ha restituito tutto quello che gli aveva tolto. Silvayn è in pari.  

La caduta di massa Il fattaccio a 31 km dall'arrivo. Francesco Gavazzi (Lampre) è uno degli otto fuggitivi. S'è staccato in salita, sullo Stockeu. Sta cercando di rientrare. Piove, l'asfalto è viscido. Semicurva a sinistra, l'italiano imposta male e finisce lungo disteso. Una motocronaca della tv francese lo evita di un soffio. Dietro piomba il gruppo e sulla bici di Gavazzi vanno in terra in tanti. Cancellara, la maglia gialla, resta miracolosamente in piedi e davanti. Potrebbe approfittarne, ma i capitani veri della Saxo Bank sono indietro. Più di due minuti. Quindi l'attesa e la protesta inscenata dal gruppo. I corridori arrivano a 3'56" con la maglia gialla in prima fila. Ora Chavanel comanda la classifica generale con 2'57" di vantaggio su Cancellara.

La neutralizzazione Il gruppo ha neutralizzato l’arrivo della seconda tappa, dietro il vincitore Sylvain Chavanel. Lo ha ufficializzato il direttore della corsa, Jean François Pescheux. Seguendo le indicazioni di Cancellara, maglia gialla durante la tappa, nessun corridore ha lanciato la volata, seguendo un tacito accordo. La decisione è stata presa dopo che lungo la discesa del Col de Stockeu si erano verificate diverse cadute.

La classifica 1) Sylvain Chavanel (Fra) Quick Step, 2) Fabian Cancellara (Svi) Team Saxo Bank, a 2'57", 3) Tony Martin (Ger) Team HTC-Columbia, a 3'07", 4) David Millar (Gbr) Garmin-Transitions, a 3'17", 5) Lance Armstrong (Usa) Team RadioShack, a 3'19", 6) Geraint Thomas (Gbr) Sky

Pro Cycling, a 3'20", 7) Alberto Contador (Spa) Astana, a 3'24", 8) Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack, a 3'25", 9) Edval Boasson Hagen (Nor) Sky Pro Cycling, a 3'29", 10) Linus Gerdemann (Ger) Team Milram, a 3'32".

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