Metti un tranquillo weekend d'arte in Costa Azzurra. Città e colline che profumano di limoni e i paesaggi - straordinari - immortalati nei secoli dai pennelli dei pittori. Pennelli intinti nella tempera fino all'ultima setola perché le città con il mare sullo sfondo trasportate su tela non si contano, e gli artisti che hanno lavorato e vissuto in quest'angolo di Francia sono, oltre che numerosi, anche famosi. Picasso, Matisse, Jean Cocteau
La «loro» Costa Azzurra, commovente fino alle lacrime, si ammira nei musei aperti a un passo dal mare e dai grandi alberghi. Contenitori antichi e architetture avveniristiche fresche d'inaugurazione, che suggeriscono una vacanza alternativa ai tappeti rossi di Cannes e alle spiagge di Nizza e Mentone.
La prima tappa è proprio Mentone, il borgo di case dipinte al confine con l'Italia, che negli anni Cinquanta del secolo scorso aveva letteralmente rapito Cocteau, il più eclettico e stravagante fra i creativi francesi, che qui dipinse la sala dei matrimoni dell'Hôtel de Ville e ricoprì di mosaici il piccolo Fort du Bastion all'imbocco del porto. Un anno e mezzo fa, in suo onore, sul lungomare è stato inaugurato il modernissimo Musée Jean Cocteau (www.jeancocteau.net): un'architettura bianca dalle forme ondulate progettata da Rudy Ricciotti, 2700 metri quadrati di spazio espositivo per centinaia di opere, dai primi autoritratti alle poesie, ai filmati realizzati dall'artista per il grande schermo. Se Mentone aveva incantato Cocteau, Nizza mezzo secolo prima era stata la musa ispiratrice di Matisse, che nel 1917 era arrivato in città per curare una bronchite ma, innamorato delle sue atmosfere, vi rimase fino alla morte, il 3 novembre 1954. Il museo con le sue opere (www.musee-matisse-nice.org) non è un caso isolato. Per i nizzardi l'arte è diventata una specie di missione, così accanto alle tele del genio impressionista si ammirano i lavori di Niki de Saint Phalle e Yves Klein nelle sale del Mamac, il più importante museo della Côte dedicato all'espressività contemporanea (www.mamac-nice.org), oppure i 250 capolavori firmati Marc Chagall al Museo Nazionale (www.musee-chagall.fr), comprese le famose gouaches bibliche del 1931. Altri contenitori illustri sono il museo di Arte Asiatica nell'edificio progettato dal celebre architetto Kenzo Tange, e quello di Belle Arti dove si ammirano Fragonard, Chéret, Dufy, Carpeaux, l'impressionista Rodin (www.musee-beaux-arts-nice.org).
Un altro rivoluzionario della pittura innamorato della luce del sud era Picasso. Arrivato ad Antibes nell'agosto 1946, dipinse 23 tele e le regalò alla città: il nucleo della collezione dello spazio espositivo a lui dedicato nelle sale del Castello Grimaldi. Sempre ad Antibes, chi è in vena di nostalgie può andare al museo Les Amoureux, gli amorini di Peynet (Valentino e Valentina per gli italiani), mentre nella vicina Cagnes-sur-Mer, nel 2013 riapre dopo il restauro la casa-museo di Renoir. Se fosse ancora chiusa lì vicino, nel paesino di Biot, si ammirano le oltre 300 opere di Fernand Léger (www.musee-fernandleger.fr). Dato però che da queste parti il tour dell'arte è infinito, non perdete la villa del Novecento alle porte di Cannes (località Le Cannet) che simboleggia, attraverso i quadri, l'ennesimo atto d'amore di un pittore incantato dalle atmosfere del Midi, Pierre Bonnard (www.museebonnard.fr).
Una visita che sa di poesia, poi si va nella città vecchia per perdersi nel dedalo di stradine piene di ristoranti, o sulla Croisette per ammirare il Palazzo del Festival e i calchi delle impronte dei divi del cinema. Consigliata una sosta alle terme, tempio della remise-en-forme a un soffio dal mare, con trattamenti olistici in un ambiente dal décor di lusso e di design (www.lesthermesmarins-cannes.com). Mentre per dormire si può prenotare al 3.14 (www.314cannes.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.