Sette aree cittadine a luci rosse che ad agosto nel cuore della notte sono più affollate delle spiagge di Rimini. Con una concentrazione impressionante di transessuali e prostitute soprattutto tra Cimitero monumentale, Garibaldi, viale Sarca, viale Testi, Circonvallazione, piazza Trento e Maciachini. A ogni incrocio, un grappolo di tre o quattro viados seminudi sdraiati sui cofani delle loro Audi e Mercedes. Il mercato del sesso a Milano non conosce crisi. Proprio per contrastare quella che per chi vive nelle zone interessate è una vera piaga sociale, martedì notte lassessore comunale alle Aree cittadine, Andrea Mascaretti, ha partecipato in prima persona al pattuglione notturno della Polizia municipale. Un sopralluogo con cui è culminata la giornata di Mascaretti, iniziata la mattina nella sede dei frati Minori dove ha prestato la sua opera da volontario, ritirando i pacchi alimentari per consegnarli agli anziani bisognosi. Poi la classica riunione in Comune con i collaboratori e un pomeriggio di lavoro dedicato soprattutto al progetto sugli orti urbani contro il degrado. E dopo le 21,30 la partecipazione alla penultima serata della rassegna «La bella estate al parco Lambro».
Infine loperazione anti-prostituzione insieme ai vigili, per verificare di persona le situazioni e scoraggiare i clienti dei viados. Lo spettacolo più impressionante è quello tra via Principe Eugenio e piazza Diocleziano. Muoversi di notte in questa fetta della città significa imbattersi in un traffico a passo duomo di auto familiari, spesso con il seggiolino del bambino piccolo sul sedile posteriore, che si fermano a ogni incrocio per contrattare con i transessuali. Tutti onesti padri di famiglia, rimasti in città mentre la moglie è al mare. E che da professionisti e imprenditori di giorno, al calar del sole si trasformano in cacciatori di emozioni forti. I vigili agiscono in borghese, con le auto civetta, ma al loro passaggio parte il tam tam sui cellulari e i travestiti spariscono come per magia. Dopo cinque minuti, i transessuali sono tutti ancora per strada: pericolo passato. A quel punto gli agenti entrano in azione e ne fermano uno.
Il viado è peruviano e prima di venire a Milano, circa sette anni fa, faceva la parrucchiera. «Nessuno mi costringe a fare questa vita - confessa mentre i ghisa controllano i documenti -. Non ho protettori, scelgo da solo le vie dove mi pagano meglio. Ma non ho alternative. Chi volete che mi assuma a fare un lavoro normale?». Per vendersi in piazza Diocleziano prende tra 30 e 50 euro, anche 150 euro se riesce a rimorchiare il cliente al motel. «Il lavoro della Polizia locale, del sindaco Moratti e del vicesindaco Riccardo De Corato sono fondamentali per contrastare questo fenomeno aberrante - sottolinea Mascaretti -. Lordinanza anti-prostituzione sta dando risultati soddisfacenti, ma non bisogna abbassare la guardia, perché appena si allenta la tensione le strade del sesso si ripopolano.
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