É una contabilità dolorosa e impressionante quella della mortalità estiva sulle spiagge italiane. Una sequenza di eventi drammatici che colpiscono ancora di più perché trasformano in tragedia il tempo dello svago e del divertimento. Numeri certo non paragonabili con quelli delle strade ma che comunque devono servire da monito per tutti coloro che si avvicinano alle vacanze con imprudenza e inconsapevolezza del pericolo.
«Sono circa 2mila le persone soccorse nel mare italiano dall'inizio della stagione estiva mentre sale a 64 il bilancio dei decessi. Quattro per sinistro, gli altri per annegamento» riferisce all'Adnkronos il comandante Vittorio Alessandro del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera. «Per quanto riguarda, invece, i mezzi da diporto - ha aggiunto Alessandro - sono state soccorse 664 unità, di cui 384 per avaria del motore, 26 per collisione e 61 per incaglio. Le chiamate per avverse condizioni metereologiche sono state, invece, 120. In questo momento disponiamo di dati parziali, una stima effettiva potrà essere effettuata soltanto a fine stagione». Diversi i consigli forniti dalla Guardia Costiera per chi si appresta a partire a bordo di un'imbarcazione. Dal controllo del carburante, che sia sufficiente per l'andata ed il ritorno, tenendo in considerazione eventuali imprevisti sempre possibili in mare, a quello delle attrezzature di sicurezza e marinaresche, in relazione alla navigazione da svolgere e al numero delle persone a bordo, allo stato di carica delle batterie e al funzionamento dell'eventuale radiotelefono. Prudenza soprattutto durante la navigazione nel corso della quale è consigliabile seguire alcuni accorgimenti. Motore spento a 300 metri dalla spiaggia o in aree con bagnanti, carico ben distribuito a bordo del natante che non dovrebbe trasportare mai un numero di persone superiore a quello per cui la barca è abilitata e velocità moderata in prossimità dei galleggianti dei subacquei navigando a più di 100 metri di distanza.
Consigli per trascorrere un'estate il più possibile tranquilla e vivere la vacanza come tale, al riparo da spiacevoli imprevisti, senza arrecare danno a se stessi e agli altri. Un bagaglio di buon senso che bisognerebbe sempre sforzarsi di portare con sè anche alla luce del sovraffollamento che, inevitabilmente, nei mesi più caldi interessa le nostre spiagge.
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