Volare con un carburante molto meno inquinante che tagli le emissioni addirittura fino all'80% si può: la sfida è difficile ma non impossibile perché esiste già il modo, la difficoltà sta nel metterlo in pratica.
Cos'è il Saf
La data di raggiunere emissioni zero nel 2050 è più una chimera che altro ma, intanto, nei restanti 29 anni da adesso si possono fare azioni molto concrete come quelle di caricare gli aerei con il Saf, il carburante per l'aviazione sostenibile: è costituito da una miscela di carburante per aerei convenzionale con agenti di miscelazione non convenzionali e più sostenibili nati dagli scarti. È così che potrebbe essere immediatamente sostituito con il normale carburante per aerei. Come riporta un sito specializzato, viene anche chiamato biojet, biocherosene, jet alternativo e carburante non convenzionale. "I combustibili per l'aviazione sostenibile sono prodotti da biomassa o carbonio riciclato. Queste miscele soddisfano rigorosi standard di sostenibilità per quanto riguarda l'uso di terra, acqua ed energia".
Da quali scarti "nasce" il carburante sostenibile
In termini di produzione di Saf ci sono una varietà di fonti, dall'olio da cucina all'olio vegetale. A questi si aggiungono anche rifiuti solidi urbani e rifiuti di legno ma il suo utilizzo arriva anche ai gas di scarico, agli zuccheri e alla biomassa appositamente coltivata. Perché si punta a questo "carburante sostenibile"? "Per ridurre l'impatto ambientale che l'aviazione ha sul pianeta" anche se l'aviazione contribuisce soltanto al 2% sul totale mondiale delle emissioni di carbonio. In più, secondo SkyNRG, circa il 99% delle emissioni delle compagnie aeree e il 50% delle emissioni aeroportuali sono legate alla combustione del carburante per aerei. Quindi, riuscire a ridurre l'impatto ambientale del carburante per aerei aiuterà in maniera significativa l'ecosistema. Non solo, ma secondo la General Electric, l’uso di questi carburanti alternativi può tagliare le emissioni fino all’80% su alcuni dei suoi motori.
Gli aerei elettrici: ecco l'ultima frontiera
Ad oggi, comunque, il Saf viene utilizzato soltanto in voli commerciali con un limite di miscela fissato al 50% anche se le compagnie stanno spingendo per aumentarlo. Come riporta il Corriere, in concomitanza con la Cop26, da Londra è decollato il primo volo con destinazione New York con una miscela composta da Saf al 35%, la percentuale più alta mai utilizzata finora. Entro il 2021, poi, la United Airlines Holdings Inc ha già annunciato di far decollare il primo Boeing 737 con Saf al 100% da Chicago a Washington D.C. L’aereo sarà senza passeggeri perchè utilizzato per pura dimostrazione visto che l'attuale limite è fissato al 50% ma può essere aumentato senza problemi.
In attesa che la materia venga regolamentata, l'ultima frontiera è rappresentata da batterie e tecnologie avanzate con zero carbone: ci vorranno anni, forse decenni, ma le più
importanti imprese al mondo stanno progettando e lavorando su aerei completamente elettrici. La vita è breve, sarebbe bello che qualcuno di noi possa arrivare a testare personalmente qualcosa che, ad oggi, sembra fantascienza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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