Il bilancio positivo delledizione 2009 ha convinto Tl.Ti, società di Fiera Milano organizzatrice di Transpotec-Logitec, a riproporre nel 2010 (dal 19 al 21 novembre) loriginale formula, capace di mettere insieme grandi marchi di veicoli industriali e commerciali, reti di vendita e assistenza, utenti finali e operatori del settore. Senza dimenticare lattenzione dedicata a rimorchi e semirimorchi personalizzati e agli allestimenti, vero motore della piccola e media industria del comparto. La manifestazione si propone come occasione unica di incontro, confronto e business tra tutte le parti interessate allo sviluppo del trasporto e della consegna delle merci, settore che continua ad attraversare un momento difficile sia in Italia sia in Europa, ma che è atteso in ripresa nella seconda parte dellanno. «Punto forte - spiega Emilio di Camillo, consulente dellorganizzazione - resta la sezione convegni, con gli stati generali dellautotrasporto. Tecnici ministeriali e governo si confronteranno con gli esponenti delle associazioni di categoria e degli imprenditori per fare il punto su riforme, problemi e novità che riguardano il mondo del trasporto merci, con particolare attenzione a formazione e qualificazione degli operatori. Altri workshop riguarderanno temi mirati, come la movimentazione di merci pericolose e il trasporto di carichi eccezionali, mentre unimportante sezione, anche espositiva, sarà dedicata alla sicurezza».
In tal contesto non sarà dimenticato uno dei temi chiave, quello dellanzianità del parco autocarri. Da unanalisi europea, pubblicata nel 2009 dalla Acea, risulta infatti che i veicoli commerciali e industriali immatricolati da più di 10 anni rappresentano in Italia il 57% del totale, contro il 43% in Europa. In particolare per gli autocarri, veicoli con peso totale a terra superiore a 3,5 t., non solo risulta che il parco italiano è andato costantemente invecchiando negli ultimi 10 anni, ma che oltre un terzo ha più di 20 anni e i 2/3 oltre 10. Più dei due terzi, quindi, rispetta al massimo la legislazione Euro 2. «È quindi inquinante e inefficiente oltreché insicuro - ricorda di Camillo -: le autorità dovrebbero intervenire con adeguati programmi di incentivazione, come di recente ribadito anche da Paolo Monferino, amministratore delegato di Iveco». Tra le iniziative offerte ritorna il circuito di circa 5 chilometri destinato alle prove. Ma non mancheranno ampi spazi per lesposizione dei mezzi, dei dispositivi automotive e dei software destinati a incrementare la sicurezza, ottimizzare la redditività e rendere più funzionale lattività.
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