La trappola dei cyber criminali: truffe finanziarie, rubati milioni

Crescono le cifre frodate attraverso il finto trading online. Italiano in Cina versa 117mila euro per una falsa accusa

La trappola dei cyber criminali: truffe finanziarie, rubati milioni
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L'insidia dei cyber criminali corre sul filo delle truffe finanziarie. Nel 2024 c'è stato un forte aumento delle cifre sottratte alle vittime di questo tipo di reati. Lo dicono i dati sull'attività del Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Milano e delle otto Sezioni operative provinciali (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, Sondrio e Varese) della polizia postale.

Ecco il report della Postale sul cosiddetto «Financial cybercrime». Nel 2024 le frodi informatiche hanno avuto un calo del 21 per cento, con 564 casi rispetto ai 713 del 2023. Tuttavia gli importi persi dai raggirati sono aumentati del 30 per cento, passando da 7,4 milioni di euro a 9,6 milioni, a dimostrazione, spiegano gli inquirenti, della continua evoluzione delle tecniche criminali. Tra le tipologie in crescita spiccano (con un +62%) le cosiddette «CEO fraud». Si tratta di frodi in cui il truffatore, spacciandosi per l'amministratore delegato o comunque un alto dirigente di un'azienda, si mette in contatto con un dipendente della medesima società e lo convince, attraverso argomentazioni credibili, a disporre bonifici di importi elevatissimi verso conti correnti esteri riferibili all'organizzazione criminale.

Per quanto riguarda invece tutte le altre tipologie di truffa, se rispetto al 2023 l'aumento dei casi risulta essere lieve (+3,3%), quello relativo alle somme di denaro sottratte alle vittime è decisamente più marcato: si passa infatti da 26,7 a 32,7 milioni di euro nell'ultimo anno (+22,47%). A pesare in modo particolarmente significativo su questo bilancio sono le truffe relative al finto trading online e ad altre simili forme di investimento. Si tratta di fenomeni che rappresentano ben il 48 per cento del totale delle truffe online registrate in Lombardia nel corso del 2024. Su questo punto la Postale segnale come sia «essenziale promuovere la prevenzione attraverso una costante attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini, specie quelli più vulnerabili e indifesi».

Tra le principali operazioni portate a termine dal Cosc Lombardia nel 2024 in tale settore l'inchiesta «Polo Est», con 12 perquisizioni nei confronti di un cittadino italiano, un senegalese e dieci nigeriani, responsabili di estorsione nei confronti di un cittadino italiano residente in Cina. L'uomo, ritenendo autentica un'e-mail con il logo della polizia postale e la firma di un funzionario di polizia realmente esistente, è stato indotto a versare ai criminali la somma di 117.500 euro dietro la minaccia di un finto procedimento penale a suo carico per reati di pornografia minorile. Poi l'operazione «Nessie»: cinque perquisizioni nei confronti di altrettanti dipendenti di Poste italiane che avevano fornito a una banda criminale informazioni sensibili su correntisti postali ignari di tutto. Con i dati ottenuti sono state attivate 105 carte di credito rubate in un centro di smistamento di corrispondenza prima che venissero recapitate agli intestatari.

E l'operazione «Portorico»: 18 perquisizioni e sequestri di materiale informatico nelle province di Caserta, Napoli, Salerno e Livorno nei confronti dei membri di un'organizzazione criminale che commetteva phishing e smishing (phishing con sms) su scala nazionale.

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