Trastevere Restaurata la lapide a «Giggi» Zanazzo

Finalmente dopo anni di incuria è stata restaurata la lapide di «Giggi» Zanazzo in via dei Delfini 5, in corrispondenza della casa dove il poeta dialettale venne alla luce il 31 gennaio 1860. La Sovrintendenza ai Beni culturali del Comune di Roma ha curato l’intervento di manutenzione del monumento commemorativo collocata il 31 gennaio del 1929 per iniziativa di Nino Ilari direttore de «L’Amico Cerasa». Il ricordo, realizzato dallo scultore Amleto Cataldi, è costituito da una spessa lastra in peperino suddivisa in tre parti, ornata da una cornice alla base e sorretta da due mensole. Al centro è il ritratto in bronzo del poeta, ai lati due putti, sempre in bronzo. Sul lato destro sono scolpiti alcuni versi di un sonetto del poeta: «Da la loggetta / di casa mia m’affaccio / e guardo in giù / vedo la strada / vedo la piazzetta».
L’intervento - che è stato illustrato ieri mattina dinanzi all’abitazione del poeta, presente anche il nipote Alessandro - ha comportato la spolveratura e pulitura delle superfici, il rifacimento di alcune stuccature, la protezione superficiale con idoneo protettivo e la rubricatura delle scritte.
Luigi Zanazzo fu un grande poeta corale, poiché seppe cogliere la visione scenica della vita del popolo romano. Noi siamo debitori anche allo Zanazzo prosatore per tutti i numerosi scritti sulle tradizioni popolari romane, proverbi, novelle, favole, leggende, usi, costumi, pregiudizi e canti popolari: centinaia di pagine riunite in quattro volumi ricchi di particolari anche della vita del popolo laziale.
In vista dell’organizzazione nel 2011 dei lavori per la commemorazione del centenario della morte del poeta (1911), il Comune di Roma ha istituito un Comitato per Giggi Zanazzo presso la commissione Cultura del Comune di Roma, presieduta da Federico Mollicone, di cui farà parte anche la presidente dell’associazione culturale «Roma e i suoi saperi» Maria Pia Partisani. «Con la creazione del Comitato Giggi Zanazzo - spiega Mollicone - Roma ritrova un poeta che definire minore è un errore, e che valorizzeremo facendolo conoscere alle scuole e ai cittadini.

La romanità, per troppi anni trascurata dalle precedenti Giunte, tornerà ad essere una cultura “alta” e non più solo folklore». Concetti ribaditi nel pomeriggio presso il Museo di Roma in Trastevere nel corso del convegno «Giggi Zanazzo. Poeta ritrovato».

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