Trattative in stallo È l’apprendistato il muro da superare

Antonio Signorini

da Roma

Ufficialmente è muro contro muro. Anche la riunione «ristretta» di ieri tra i sindacati dei metalmeccanici e i rappresentanti di Federmeccanica non ha segnato significativi passi in avanti e il rinnovo del contratto dei metalmeccanici resta in alto in mare. Ma sono in molti a scommettere che l’intesa verrà trovata entro una settimana. La volontà di entrambe le parti sarebbe infatti quella di chiudere la trattativa entro il 16 gennaio, ultimo giorno della settimana di agitazioni indetta da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. Oltre quella data - osservava ieri una fonte sindacale - la situazione potrebbe sfuggire di mano e le proteste, volute dai sindacati per fare pressione sulla controparte, potrebbero diventare controproducenti.
«Mi pare che da parte di tutti ci sia la volontà di rinnovare il contratto», ha assicurato il direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli, che al termine del confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici ha aggiunto: «Non siamo né ottimisti né pessimisti. Registriamo difficoltà importanti, anche se non ce ne sono più di ieri. Anzi, forse ce n'è qualcuna in meno».
Ieri la riunione è durata sette ore e si è parlato soprattutto di apprendistato. Poi è stato fatto il punto anche sugli altri due punti sui quali si cerca la trattativa: la flessibilità, il mercato del lavoro e il salario, in particolare i 25 euro che i sindacati vogliono veder riconosciuti ai lavoratori che non fanno contrattazione aziendale. Oggi gli incontri continueranno. La federazione delle aziende metalmeccaniche aderente a Confindustria consegnerà ai sindacati un documento sull’apprendistato che terrà conto delle loro osservazioni. Bisogna «rimettere in fila tutti i punti della discussione», ha spiegato il leader della Uilm Antonino Regazzi, precisando che ieri sono state solo «impostate le questioni che saranno al centro del confronto» di oggi.

Il segretario della Fiom Gianni Rinaldini ha osservato che le «posizioni restano distanti» e che, per il momento, non è emerso nulla di nuovo, mentre per il segretario della Fim Giorgio Caprioli «manca un metro, ognuno di noi deve cercare di percorrere mezzo metro per arrivare ad un accordo».

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