Treviso europea L’Italia del volley fa il grande slam

Il successo dei veneti in Champions completa la storica serie: vinte tutte le coppe maschili e femminili

Marcello Castaldi

da Roma

La Sisley Treviso batte l’Iraklis Salonicco 3-1 (25-23, 23-25, 25-23, 26-24) e torna sul tetto d’Europa. Una finale vinta meritatamente dai ragazzi di Daniele Bagnoli in un match totalmente diverso rispetto alla semifinale vinta contro i russi della Dinamo Mosca: contro Matej Cernic e compagni è stata una lotta incredibile dall’inizio alla fine, con il punteggio sempre in bilico tra le due formazioni. Alla fine ha vinto la squadra più esperta, più forte mentalmente e tecnicamente, anche se Salonicco non ha assolutamente demeritato. Tensione ai massimi livelli anche per l’appassionata tifoseria greca presente sugli spalti di un Palalottomatica oramai cornice unica e ineguagliabile per i trionfi del volley italiano. Nel clima infuocato l’Iraklis si è ritrovato a meraviglia, riuscendo a guidare per lunghi tratti la gara: dall’altra parte della rete, tutta la tensione e la voglia di vincere di una Treviso che non aspettava che questo ultimo vessillo per agguantare la leggenda. E storico è anche il cappotto che l’Italia assesta all'Europa del volley, visto che con la vittoria in Coppa Campioni maschile, il presidente della Federvolley, Carlo Magri, può gonfiare il petto davanti a sei trofei su sei finali disputate tra uomini e donne.
L’inizio del match è un punto a punto assoluto, con le due squadre che non si mollano nemmeno per un attimo. Si arriva alla fine del primo set ed è Papi a spianare a Fei la strada del primo parziale. Gustavo manda Treviso avanti di qualche lunghezza alla metà della seconda frazione, ma Salonicco riesce a riorganizzarsi subito, impattando e andando a sua volta avanti grazie alla battuta di Clayton Stanley. Il muro dei greci sbaglia poco e alla fine l’Iraklis impatta 1-1 contro una Sisley che nella parte finale del secondo set era nelle mani del solo Alessandro Fei.
Il terzo set è quello che decide la finale, perché Salonicco guida per tutta la frazione fino al 20-19: a quel punto, i veneti si svegliano e assestano la zampata che stende l’Iraklis. Rimasta furbescamente ancorata al match, Treviso vola quando Alessandro Fei decide di salire in cattedra: mura Cernic e manda i suoi sul 2-1. Poi all’inizio del quarto set porta la Sisley sul 5-2 grazie ad un ottima serie in battuta. In ricezione le prende tutte Alessandro Farina che sembra il gemello di Gennarino Gattuso: stessi colori, stessa grinta e stesso pizzetto intimidatorio.
La gara vive il gli ultimi cento metri con il fiato in gola: Salonicco è pronta ad arrivare al tie-break, ma Fei agguanta percentuali stratosferiche, Papi cade, si rialza e chiude il punto fondamentale del 16-14. Arriva in battuta Stanley e cala il gelo, ma un muro di Tencati risveglia Treviso. Due ace mandano la Sisley in paradiso: la prima di un sontuoso Fei, la seconda di Gustavo chiude il match.
A fine partita Cipolla sfoga tutta la sua gioia: «Era il nostro obiettivo principale e l’abbiamo centrato. Siamo davvero forti, abbiamo vinto tutto». Emozionato a modo suo, Fei è stato eletto il miglior giocatore della finale: «Un’emozione unica. Siamo felici anche per questo pubblico strepitoso». Incontenibile la gioia di Papi: «Abbiamo battuto una squadra fortissima».

Chiude il tecnico Bagnoli: «Un successo bellissimo che ci ripaga di tanti sacrifici. Siamo stati forti e anche un tantino fortunati, una palla poteva cambiare tutto».
Il terzo posto è andato al Lokomotiv Belgorod, 3-1 sui cugini della Dinamo Mosca per 3-1.

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