L'Aquila - Continua la discussione sulla proposta del leghista Federico Bricolo di inserire nella Costituzione anche le bandiere e gli inni regionali. "Lasciamo stare la bandiera italiana - commenta il ministro delle Riforme, Umberto Bossi - penso solo alla bandiera padana. Ognuno fa quello che vuole in un Paese libero. Io sono lombardo e mi ricordo della mia Lombardia". E in Parlamento si apre lo scontro. L'Mpa di Lombardo accoglie positivamente la proposta e rigetta "le polemiche agostate". Assolutamente contrario, invece, l'Udc che invita il premier Silvio Berlusconi a "frenare il disegno secessionista" del Carroccio.
Il centrodestra si divide L’idea di inserire nella Costituzione anche i simboli regionali, oltre alla bandiera nazionale, piace al governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. "Siamo perfettamente d’accordo - spiega - è una proposta più che opportuna, che esalta le specificità dei territori, dei tanti territori di cui l’Italia è fatta". Secondo Lombardo "l’unità d’Italia non la si fa con il tricolore" e spiega che la proposta è "coerente con l’evoluzione federalista: se si prevedono più competenze e autogoverno, allora va bene che ci sia anche più valorizzazione delle specificità territoriali". Contrario, invece, il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi: "Sulla bandiera non si scherza. Se con forzature estemporanee la Lega pensa di qualificarsi come azionista di maggioranza relativa del Governo, si sbaglia".
La polemica dell'Udc A muovere la protesta è l'Udc che attacca duramente la proposta leghista. "Ronde, test di dialetto per gli insegnanti meridionali, ritiro delle truppe dall’Afghanistan, gabbie salariali, ora anche le bandiere regionali - commenta il segretario centrista, Lorenzo Cesa - la misura è davvero colma".
"Per prima l’Udc, votando da sola contro il Federalismo fiscale, ha lanciato l’allarme di un tentativo di disgregazione del Paese ad opera della Lega - conclude l'esponente dell'Udc - ora basta, Berlusconi ha un dovere nei confronti degli italiani: tenere a freno Bossi e il suo disegno secessionista"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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