Tronchetti Provera: «In tre anni due miliardi per la banda larga»

Domani il cda di Hopa: tra le ipotesi una newco per le quote detenute da Olimpia

Tronchetti Provera: «In tre anni due  miliardi per la banda larga»

«Dei 15 miliardi di investimenti che Telecom Italia realizzerà nel trienno 2005-2007, circa 2,1 sono dedicati alla banda larga». Lo ha spiegato il presidente del gigante telefonico Marco Tronchetti Provera. Sul fronte della regolamentazione Tronchetti ha chiesto di non trasferire le regole della tv tradizionale ai nuovi servizi on-line per i programmi cosiddetti on-demand. «Mi riferisco al dibattito sulla direttiva europea «Tv senza frontiere» - ha spiegato - che venne adottata per regolare il settore televisivo quando si era già consolidato il suo business model. Considererei con attenzione ogni tentativo di trasferire le regole della tv tradizionale ai nuovi servizi on-line». In realtà il regolamento comunitario è già al vaglio dell’Ue che ha proposto nuove regole per il settore on-line. Sul fronte delle frequenze Ipse che verranno riassegnate quasi certamente tramite gara Tronchetti Provera ha detto che «dato che siamo in questo business, parteciperemo alle aste che l'autorità tlc deciderà di fare». Mentre sul riassetto di Olimpia, la holding che detiene il 18% di Telecom il presidente non ha fatto commenti. Ieri per il gigante delle tlc è stata un’altra giornata di ribassi in Borsa. Il titolo ha perso l’1,59%. Intanto nella trattativa sulla rinegoziazione dei patti di Olimpia, ma sarebbe meglio dire per arrivare a un nuovo accordo con Mps e le banche della galassia Hopa, lo scoglio da superare è quello del premio di 208 milioni spettante alla holding bresciana. All’interno di Hopa, i soci imprenditoriali acconsentirebbero farsi da parte lasciando che il 16% di Olimpia (e il 2,8% di Telecom che ha in pancia) venga conferito a una newco partecipata dalle banche, a patto di ricevere la quota di premio che gli spetta. Sul versante opposto la condizione posta dai soci di Olimpia per sottoscrivere nuovi patti con le banche (Mps, Bpi e Antonveneta) è che Hopa rinunci al premio che le spetta in seguito al mancato rinnovo degli accordi con Pirelli, Edizione Holding, Unicredit e Intesa.

Ora saranno le banche a farsi carico di liquidare i soci bresciani oppure quello sarà il biglietto di ingresso da far pagare a un eventuale nuovo socio di Telecom? I nomi circolati sono quelli dei fondi Carlyle e di Clessidra. Ma anche quelli di Mediobanca e Telefonica. Per ora il riserbo è massimo ma già domani nel cda di Hopa potrebbe emergere qualche novità.

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