Troppi debiti, Whitney vende la biancheria

La casa della Houston è stata pignorata All’asta corsetti sexy e braccialetti

da Washington

Alla vigilia del lancio di un nuovo album, nel disperato tentativo di rimettere in sesto ciò che rimane della sua tormentata carriera, il nove gennaio Whitney Houston metterà all’asta più di 300 oggetti che le sono appartenuti compresi abiti di Armani, Dolce & Gabbana, Fendi e Versace, 29 corsetti sexy e 13 braccialetti di paillettes che l’hanno resa famosa.
Tra gli oggetti che verranno battuti presso la A.J. Willner Auction House di Springfield in New Jersey ci saranno anche due sedie in pelle bianca, un banco da chiesa, cinque pianoforti, di cui uno a coda valutato 290mila dollari, diversi tamburi e 16 premi, compreso il Boston Music Awards, appartenuti all’ex marito di Whitney Houston, il cantante soul Bobby Brown.
I due sono rimasti sposati per 14 anni. Un matrimonio non proprio felice, costellato di episodi di violenza domestica ed abuso di droga. Dall’unione è nata una figlia, Bobbi Cristina, nata nel 1993. Il loro divorzio è circondato dal mistero e potrebbe non essere ancora definitivo. L’unica cosa certa è che la cantante ha presentato domanda di dissoluzione di matrimonio nella seconda settimana dello scorso settembre.
Uno dei motivi che hanno causato l'asta sarebbe un debito di circa 200mila dollari che la cantante avrebbe accumulato presso Speed and Sound, la compagnia dove venivano conservati abiti e attrezzature musicali usati dalla Houston nella tournee «My love is your love» del 1999.
«Verranno offerti ai fans - ha spiegato il battitore della Willner Auction House, Steve Newmark - oggetti molto personali compresa biancheria intima».
La portavoce della cantante, Nancy Seltzer, ha tentato di sminuire l’impatto dell’imbarazzo per l’asta spiegando che Whitney Houston sta facendo ciò che fanno molti divi: «Si libera di quello che non serve più e degli strumenti che non sono più all’altezza dei tempi».
Che la vendita sia stata decisa per ridurre la mole di materiale da conservare o dettata da ristrettezze economiche, sta di fatto che la casa dove abitavano Whitney Houston e Bobby Brown ad Atlanta, in Georgia, è stata venduta lo scorso novembre per ordine del tribunale. La casa della Huston in New Jersey invece è stata salvata dalla vendita all'asta dopo che la cantante ha faticosamente racimolato il milione di dollari arretrati che doveva alla compagnia presso cui aveva contratto un mutuo e gli 81mila dollari di tasse che da qualche anno non versava allo Stato.
L’avvocato della Speed and Sound, Jeffrey Campisi, ha spiegato ieri ai media che lo scorso maggio, quando ormai era chiaro che Whitney non avrebbe pagato il debito, la compagnia si è rivolta al tribunale.
«Non so - ha spiegato Campisi - quanto si potrà ricavare dall’asta. Se la vendita frutterà molto denaro, la somma in eccesso al nostro debito finirà nelle casse della società di proprietà della signora Houston, Nippy Inc».


La cantante, che in questi giorni sta mettendo a punto il suo prossimo album a Los Angeles, ha iniziato la sua carriera nel 1985 come cantante di gospel percorrendo le orme di sua madre Cissy Houston e di sua cugina Dionne Warwick.
Il suo primo album, che portava il suo nome, ha venduto in un solo anno 13 milioni di copie. Dal 1985 ad oggi gli incassi per questo album hanno superato i 24 milioni di dollari.

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