Trotto Giotto, pennellata d’autore nel «Lotteria» dei gentleman

Se il mondo variegato dell'ippica, non di rado non sufficientemente apprezzato per i propri meriti, riesce a sconfinare oltre l'ellisse di un ippodromo e a raggiungere il mondo della cultura e della beneficenza, il merito va doverosamente riconosciuto ai gentlemen driver – leggi guidatori dilettanti del trotto – che costituiscono sempre un solido punto di riferimento, una boccata d’ossigeno in un settore spesso avvelenato da mille problemi. Proseguendo nella tradizione cominciata nell’ormai lontano 1982 a Bologna e snodatosi poi con successo sempre lusinghiero attraverso le più importanti città del Belpaese, il XXVIII Incontro Nazionale con i Gentlemen d’Italia ha fatto tappa a Milano. È la terza volta che il capoluogo lombardo viene scelto come sede dell’evento per la legittima soddisfazione di Cesare Meli. Il presidentissimo - si avvicina al trentennio della leadership della categoria - ha fatto il punto sull’attività dei cosiddetti «puri». «Uno degli scopi istituzionali della Federnat (Federazione nazionale amatori trotto) è la promozione in campo ippico – ha ricordato Meli –. I gentlemen driver, che sono oltre 650 e posseggono qualcosa come 4mila cavalli, svolgono l’importante compito di collegamento fra la realtà sociale circostante, in cui tutti gli associati operano ciascuno nella propria professione. Quest’anno abbiamo voluto scegliere Milano come luogo della nostra manifestazione più importante perché fra tutti gli ippodromi italiani è il posto più bello. E poi a Milano abbiamo degli splendidi ricordi come l’assegnazione del riconoscimento Amici dell’Ippica a personaggi del calibro di Indro Montanelli (1990) ed Enzo Biagi (1996). Quest’anno il premio è andato a Renzo Arbore».
Anche in questa occasione i gentlemen drivers non hanno voluto dimenticarsi dell'aspetto benefico della manifestazione. Quest’anno hanno indirizzato la loro disponibilità verso un’altra terribile piaga che affligge il mondo moderno, ed effettueranno una donazione di 7mila euro quale contributo alla benemerita attività della «Lega del Filo d’Oro».
Sul fronte prettamente sportivo c’è da registrare l’ottima riuscita dell Gran Premio Federnat, la più ricca corsa del pianeta riservata ai guidatori dilettanti, che si è disputata ieri al trotter di San Siro.

Si è imposto con pieno merito Marco Castaldo che, dopo aver conquistato un eccellente posto d'onore in 1'11"9 nella batteria con il suo Giotto d'Alfa, nella finalissima ha graduato con abilità il suo grigio che si è imposto in testa dal primo all'ultimo metro in un tattico 1'14"2.

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