Tudor racconta il gusto sottile della sfida

Lady Gaga e Beckham, perfetti interpreti della filosofia della Casa, «#Born to Dare», un segno del destino

Fabrizio Rinversi

David Beckham ex stella del football, oggi uomo d'affari e modello di stile e Lady Gaga, straordinaria musicista, attrice e filantropa -, ambasciatori del brand orologiero Tudor ed immagini della sua campagna «#Born to Dare», si sono incontrati a Los Angeles per confrontarsi, riflettere sulla loro vita e le loro carriere e capire se il loro «daring approach» fosse in linea con le aspettative proprie e di un pubblico che vede in loro degli esempi da imitare. David ha sostenuto: «Ogni volta che qualcuno mi dice di non fare una cosa, io la faccio! Se sento che è la cosa giusta da fare, comunque la faccio». E Lady Gaga ha aggiunto: «Il momento più significativo in cui ho osato è stato quando non mi sono arresa, e ho trovato dentro di me l'istinto per essere più forte di tutti». Per poi concludere con un'affermazione che ne testimonia il livello umano: «Credo che Dio mi abbia messa su questa Terra perché aiuti le persone ad amare se stesse. Questo è il mio obiettivo in tutto quello che faccio». Ecco, è qui il punto, è qui che l'armonia d'intenti tra Tudor e questi due ambasciatori d'eccezione emerge con chiarezza. Se non si è «self-confident», è difficile, se non impossibile, fissare all'orizzonte dei sogni e mettersi in moto per raggiungerli. Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex, quando decise, nel 1946 di far camminare Tudor con le sue proprie gambe, dopo averne avviato l'attività, con i primi modelli, nel 1932, aveva in mano le chiavi del successo, viaggiava da un'intuizione all'altra, e quella sua sicurezza fu il credo che instillò in Tudor, delineandone con chiarezza la filosofia: «Deve essere un orologio che costi meno di un Rolex, ma con la medesima affidabilità». Il solo pensare al modo di poter concretizzare un simile assunto, avrebbe scoraggiato chiunque, ma non Wilsdorf, che aveva in mano la chiave per poter dar seguito alla sua idea, avendola già utilizzata con Rolex. Osare.

E tutto il percorso di Tudor, con i suoi celebri modelli «professionali» che fecero storia nell'affrontare le profondità marine o con quelli che introdussero codici stilistici dalla grande riconoscibilità, fu improntato all'audacia, mantenendo sempre l'asticella della qualità al top dell'avanguardia, affrontando le difficoltà e non tradendo mai la suddetta strada maestra, essendosi costruita, negli anni, un pubblico fidelizzato e appassionato. Questo senso della sfida, lo spirito «Born to Dare», lo si coglie appieno osservando un orologio come il Black Bay P01, automatico di manifattura e Cronometro, che si è recentemente imposto, proprio nella categoria «Challenge», riservata ad orologi dal prezzo inferiore ai 4.000 chf, al Grand Prix D'Horlogerie de Genève.

Un esemplare ispirato ad un prototipo sviluppato dal brand verso la fine degli anni '60 e proposto alla US Navy: corona di carica al 4 e sistema di blocco della lunetta girevole unidirezionale con maglia terminale mobile al 12, schema replicato nel P01, ma aggiornato con soluzioni tali da garantirne un'impermeabilità fino a 20 atmosfere. Tudor, David Beckham, Lady Gaga, attori del nostro tempo, padroni del loro tempo.

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