Perugia - Concorso in omicidio, porto
ingiustificato di coltello, violenza sessuale, furto e
simulazione di reato sono i reati contestati a Raffaele
Sollecito e ad Amanda Knox in relazione alla morte di Meredith
Kercher. La sola americana deve rispondere anche di calunnia.
In particolare Sollecito e la Knox, insieme a Rudy Guede
(già condannato a 30 anni di reclusione con l’abbreviato),
devono rispondere di avere "ucciso Kercher Meredith - si legge
nel capo d’imputazione - mediante strozzamento e conseguente
rottura dell’osso ioide e profonda lesione alla regione
antero-laterale sinistra e laterale destra del collo, da arma da
punta e da taglio e, quindi, shock metaemorragico con
apprezzabile componente asfittica secondario al sanguinamento e
approfittando dell’ora notturna e dell’ubicazione isolata
dell’appartamento condotto in locazione dalla stessa Kercher e
dalla stessa Knox, oltre che da due ragazze italiane, sito in
via della Pergola 7, commettendo il fatto per motivi futili,
mentre il Guede, col concorso degli altri, commetteva il delitto
di violenza sessuale".
Grosso coltello da taglio I due imputati sono poi accusati di:
- "avere portato fuori dall’abitazione di Sollecito, senza
giustificato motivo, un grosso coltello da punta e da taglio
lungo complessivamente cm 31 (sequestrato al Sollecito il 6
novembre 2007)";
- insieme a Guede, costretto la Kercher a "subire atti
sessuali" mediante "violenza e minaccia...";
- di furto «perche si impossessavano della somma di euro 300
circa, di due carte di credito, entrambe del Regno Unito, e di
due telefoni cellulari appartenenti alla stessa Meredith»;
- di simulazione di reato per avere "simulato il tentato
furto con effrazione nella camera dell’appartamento di via della
Pergola abitata da Romanelli Filomena, rompendo il vetro della
finestra con una pietra prelevata nelle vicinanze
dell’abitazione che veniva lasciata nella stanza, vicina alla
finestra, il tutto per assicurarsi l’impunità dei delitti di
omicidio e violenza sessuale, tentando di attribuirne la
responsabilità a sconosciuti penetrati, a tal fine,
nell’appartamento".
Calunnia La sola Knox è accusata di calunnia perchè "sapendolo innocente, con denunzia sporta nel corso delle dichiarazioni rese alla squadra mobile e alla procura di Perugia in data 6 novembre del 2007, incolpava falsamente Diya Lumumba, detto Patrick (poi prosciolto perchè risultato estraneo al delitto - ndr), del delitto di omicidio in danno della giovane Kercher Meredith, il tutto al fine di ottenerne l’impunità per tutti e in particolare per Guede Rudy Hermann, anch’egli di colore come il Lumumba".
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