Tutto pronto per l'evento storico

Tutto pronto per il gradne evento. Benedetto XVI sarà in Giordania dall'8 all'11 maggio come "pellegrino di pace". Sono attesi più di 60mila pellegrini da tutte le regioni del paese

Tutto pronto per l'evento storico

Città del Vaticano - È ormai tutto pronto in Giordania per accogliere Papa Benedetto XVI che dall’8 all’11 maggio vi compirà una visita come "pellegrino di pace", e anche per accogliere l’ondata di fedeli che accorreranno da tutta la regione, e che nelle speranze delle autorità locali contribuiranno a rilanciare il turismo nel regno, in particolare quello religioso. Sono attesi almeno 60 mila pellegrini, dalle varie regioni della Giordania, del Libano, della Siria e dell’Iraq: "abbiamo spedito tutti gli inviti e tutto e pronto. Anche l’auto speciale che il Papa userà per un giro nello stadio dove celebrerà la messa è arrivata già da due giorni ad Amman", dice soddisfatto padre Rifat, portavoce del comitato di preparazione della visita.

Millesettecento giornalisti "Una folla di migliaia di persone darà il benvenuto al Santo Padre, mostrando il livello di stabilità di cui gode il regno hashemita", dice ancora parlando con l’Ansa, e sottolineando che per coprire l’evento si sono accreditati 1.700 giornalisti, di cui 600 dall’estero, mentre la Tv nazionale trasmetterà in diretta le immagini di ogni tappa. In molti sottolineano inoltre con orgoglio che la Giordania sarà il primo Paese arabo che Benedetto XVI visiterà dall’ inizio del suo pontificato, e che, in tempi moderni, ha già accolto altri due Papi: Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 2000.

Tre milioni di stranieri "Il nostro primo interesse è fare in modo che la visita sia una esperienza positiva per tutti. Faciliteremo al massimo le procedure di ingresso nel Paese, in particolare alle frontiere con la Siria, da dove attendiamo migliaia di pellegrin", dice dal canto suo il ministro del turismo, signora Maha Khatib. Il turismo rappresenta il 14 per cento del prodotto nazionale lordo della Giordania, che è priva di risorse naturali e che nel 2008 ha accolto oltre tre milioni di stranieri.

Quest’anno però, anche a causa della crisi economica internazionale, le aspettative sono più magre e il ministero del turismo conta molto sull«effetto immaginè della visita, al quale ha anche dedicato uno specifico nuovo sito web (www.visitjordan.com/pope), in sei lingue.

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