Tv, torna il Grande Fratello? E stavolta s'è fatto "macho"

Tra gli uomini nella casa operai, tatuati, sciupafemmine e un accompagnatore per signore (che però non ne ha l'aspetto). Nel gruppo femminile tante ragazze carine esveglie. Secondo la Marcuzzi daranno filo da torcere a tutti

Tv, torna il Grande Fratello?  
E stavolta s'è fatto "macho"

I racconti di vita più interessanti potrebbero arrivare da Ferdinando, il giovane figlio di un camorrista che non ha seguito le orme del padre e da Giuliano, l’operaio che, per sbarcare il lunario, ha scelto un lavoro molto particolare, l’accompagnatore per signore, ovvero il gigolò. Da un primissimo impatto, sono loro due, tra i venti concorrenti che ieri sera si sono presentati davanti alla porta rossa del Grande Fratello, i più «promettenti». Che, nel linguaggio del programma, significa quelli che più possono suscitare dibattito, scandalo, emozioni, situazioni esplosive. Ovviamente, in base alle prime, veloci, presentazioni della prima puntata, è ancora difficile valutare come sarà il cast di quest’anno. Ieri, tra ballottaggi, selezioni e prove, ne sono entrati sedici. Al momento in cui questa pagina è andata in stampa, ne erano stati eliminati due: Lorenzo Gabrielli e Giordana Sali. Per avere la rosa definitiva si è dovuto aspettare fino a mezzanotte e mezza.

In questa edizione, bandito il genere omosex e trans (ormai troppo sfruttato), si è preferito virare verso il più tradizionale settore del «machismo». Infatti, oltre all’operaio comasco che ha fatto della sua virilità un mestiere (pur non avendone per nulla l’aspetto, almeno esteriormente), tra i neo prigionieri ci sono concorrenti dai tratti somatici molto belli e altri che si dichiarano degli irresistibili «sciupafemmine». Poi, si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo... una casa dove si sta sotto i riflettori per settimane e, dentro lì, caratteri, aspirazioni e desideri possono completamente ribaltarsi.
Le ragazze sono tutte belle, carine e sveglie: modelle, studentesse, commesse, giornaliste, bariste. Un po’ diversa è Norma, ma solo perché ha una madre congolese. Non si sa mai, che ne spunti una con un seno enorme o un’altra che faccia impazzire tutti gli uomini della casa come la Veronica, fragile e tumultuosa, dell’anno scorso. Alessia Marcuzzi, la conduttrice, spera che quest’anno il reality venga vinto da una donna, dopo tanti anni di podio maschile: per lei il gruppo femminile è forte e darà soddisfazione. «Mi sembrano - aveva detto in conferenza stampa e in un’intervista a Tv Blog - tutte ragazze con caratteri ben definiti. Francesca Giaccari e Rosa Baiano sono due peperine. Rosa è goffa da morire, imbranata, maschiaccio, gioca a calcio e questa cosa è intrigante. Francesca, la salentina, è una che non si ferma mai, molto intelligente e con tante cose da raccontare. Credo darà filo da torcere a tutti i ragazzi della casa».
Comunque nei prossimi giorni i fan potranno conoscere meglio i loro nuovi beniamini seguendoli (volendo) 24 ore su 24 sul canale apposito di Mediaset Premium e sulla striscia quotidiana in seconda serata della rete La5.

Intanto non si placano le polemiche che accompagnano ogni Gieffe che si rispetti. Per ora si concentrano sul giovane salernitano figlio di camorrista che, ricordiamo, ha preso una strada completamente diversa da quella del padre e che partecipa al reality proprio per cercare un riscatto per sé e per la sua famiglia. Che si demandi a uno show televisivo un compito così difficile è una distorsione figlia dei nostri tempi così dipendenti dal piccolo schermo, però non sembra proprio una delle scelte peggiori viste in tanti anni di Gieffe. Contro l’ingresso di Ferdinando Giordano, si sono espressi l’associazione dei consumatori Codacons e Sonia Alfano, presidente dell’associazione familiari vittime di mafia. Per il primo è sbagliata la «spettacolarizzazione della parentela con un soggetto camorrista finalizzata solo ad attirare l’attenzione degli spettatori e dei mass media». La seconda chiede di non far partecipare il ragazzo: «Trovo che questa sia l’ennesima vicenda disgustosa, contraria alla cultura dell’antimafia e offensiva nei confronti di chi ha versato il proprio sangue per il bene del popolo italiano e mi auguro che si faccia un significativo passo indietro».

Però, dalle parole dettate all’agenzia, sembra che la Alfano non conosca il particolare che il giovane ha rinnegato la vita del padre e ha fatto di tutto per essere un buon cittadino, o almeno così assicura la produzione. Nei prossimi giorni si vedrà se, stavolta, gli autori hanno agito saggiamente mostrando agli spettatori un esempio positivo della nostra realtà più difficile.

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