"Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina". A leggere queste parole della Genesi viene quasi da sorridere. Quello che fino a qualche decennio fa, per credenti e atei, era un qualcosa di oggettivo, ovvero l'esistenza di un genere maschile e di uno femminile, non solo è messo in discussione ma, anzi, è ormai negato. Uomo e donna non esistono più. Esistono solamente i generi, rigorosamente fluidi, nei quali è possibile riconoscersi oppure no. Così facendo, però, oltre a negare le identità si cancellano anche differenze e compiti. In definitiva, si sminuiscono quelle che sono le reali capacità maschili e femminili.
La psicoterapeuta Mariolina Ceriotti Migliarese, nel suo Erotica e materna (Edizioni Ares), scrive che "il maschile e il femminile sono due modi di stare nel mondo, due identità di pari valore, entrambe intere e nello stesso tempo incomplete, perché mancanti ciascuna di qualcosa (il maschile/il femminile) che solo l'altro possiede e può dare". Uomini e donne sono dunque uguali e diversi allo stesso tempo. Le loro differenze sono buone in quanto permettono la complementarietà: dove non arriva uno, arriva l'altra. E viceversa. Lo si vede soprattutto nel rapporto con i figli, dove i genitori educano in modo diverso e con funzioni diverse. Uomo e donna, quando incarnano questa diversità, si arricchiscono a vicenda. Eppure, da un po' di tempo a questa parte, non è più così. Colpa della guerra dei sessi, soprattutto, alla quale Massimiliano Fiorin ha dedicato un profondo romanzo intitolato Il sogno del padre (Tramedoro).
Nelle ultime ore hanno destato scandalo le parole di Laura Chiatti che, in un'intervista a Mara Venier, ha detto: "Le mansioni le faccio io, quelle più pratiche tipo cucinare, sistemare, pulire. Anche perché io non tollero l'uomo che si mette a fare il letto, a dare l'aspirapolvere. Non lo posso vedere. Su questo sono antica, rispetto i ruoli. Non mi piace, mi abbassa l'eros, me lo uccide". Apriti cielo. Sui social, l'attrice è stata massacrata. Eppure, se si ha il coraggio di dare una lettura più profonda di queste parole, possiamo dire che le donne cucinano, sistemano e puliscono casa perché hanno una capacità maggiore di prendersi cura di chi hanno attorno. L'uomo, invece, fa più fatica. È, questo, un punto di forza delle donne e non di debolezza. Come dice Edith Stein: "L'uomo è indirizzato alle cose, la donna alle persone".
Ciò non significa che non si debba e non si possa aiutarsi, anzi. Ma negare questa differenza profondo di fondo è solo un inganno. Che non fa bene né agli uomini né alle donne. Sia benedetta Laura Chiatti, donna all'antica, che difende gli uomini e pure l'eros.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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