Menomale che con la Rai si era lasciato bene: "Non potrei mai parlarne male". Tuttavia ora Fabio Fazio deve fare i conti (anche nel senso letterale del termine) con la realizzazione dei nuovi account social di Che tempo che fa. Il motivo è molto semplice: la televisione pubblica si è tenuta i profili ufficiali della trasmissione. Le conseguenze diventano inevitabilmente devastanti per il nuovo volto di Discovery: il programma televisivo che approderà in onda per la prima volta sul Nove - seppur conservando lo stesso titolo durante tutti i vent'anni alla Rai - ha perso tutti i propri follower.
La decisione di trattenere le credenziali e le password di Instagram, Facebook e Twitter è un vero e proprio sgarbo a tutta la squadra di Fazio che si è trasferita in blocca sul nono tasto del telecomando. Del resto, tanti follower hanno un valore economico: circa un milione di euro. Perché la Rai avrebbe dovuto cederli ad un emittente concorrente? Anche perché stiamo parlando di 560mila follower su Twitter, 2 milioni di seguaci su Facebook e ben 600mila su Instagram. L'azienda di viale Mazzini non ha concesso mezze misure: su Facebook e Twitter gli account sono stati proprio cancellati, mentre su Instagram è scomparso il faccione di Fazio e ora giganteggia il logo della Rai, come a volere rimarcare la titolarità dell'azienda sull'attività social di Che Tempo Che Fa. Là il profilo verrà utilizzato come pagina di archivio per riproporre contenuti trasmessi dal programma dal 2020 al 2023.
Fazio condivide l'indignazione della Lagerback
La tensione rischia di essere più che semplicemente palpabile tra due "colossi" della televisione italiana che fino a maggio scorso era una cosa sola. Come è noto, infatti, il marchio "Che tempo che fa" è di proprietà di Fazio, ma lui e il suo gruppo di lavoro sono stati estromessi dalla gestione dei profili social, in quanto di proprietà della Rai, che li utilizzerà come una sorta di Teche social. Filippa Lagerback, a tal proposito, si è sfogata in una storia su Instagram ricondivisa dallo stesso Fazio: "Ditemi a cosa servono le pagine social che non saranno attive, ma solo di archivio…". Luciana Littizzetto ha preferito lasciarsi andare con un commento più “velenosamente” ironico gridando alla "vendetta tremenda".
Non sarà propriamente "tremenda", ma lo sgarbo non è proprio di poco conto, visto che la trasmissione ex Rai ha consolidato e allargato il proprio pubblico grazie anche ad un’importante attività social. Fatto sta che ora Discovery dovrà necessariamente ricominciare da capo con la conta dei follower. Secondo alcune indiscrezioni, la trattativa che ci sarebbe stata tra le due società sarebbe naufragata a causa di un'offerta inadeguata da parte di Officina, la società che si occupa della produzione del talk show diretto e condotto da Fazio. Ma quest'ultima avrebbe proposto una cifra molto inferiore alla Rai per poter rilevarle: circa 20-30mila euro. Ci sarebbero stati poi comunque altri tentativi di trattativa, con nuove offerte ma comunque inadeguate. Così il tavolo sarebbe saltato e la Rai ha reso invisibili le pagine del programma.
La frase di Fazio durante la presentazione degli ultimi palinsesti ora rischia di assumere un significato leggermente diverso: "Non vado contro la Rai perché è il piatto in cui ho mangiato, ma perché è il piatto che ho cucinato".
Il guaio, però, è che perfino nelle cucine dei più grandi ristoranti stellati non sempre si va d'amore e d'accordo: figuriamoci, a maggior ragione, dopo l'annuncio dell'addio di uno dei suoi chef dopo quarant'anni di convivenza. La sensazione è che, come piatti lanciati, si è solo all'inizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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