"Volgare e irrispettoso verso la moglie". Così la femminista annienta Fedez

La giornalista femminista Marina Terragni sottolinea come il Festival di Sanremo abbia segnato un notevole passo indietro per le donne

"Volgare e irrispettoso verso la moglie". Così la femminista annienta Fedez

“Ho trovato Sanremo molto scarso dal punto di vista musicale e molto brutto e preoccupante dal punto di vista simbolico”. A dirlo è la giornalista femminista Marina Terragni che mette in evidenza come vi sia stato un passo indietro per le donne.

Cosa pensa della partecipazione di Fedez e della Ferragni?

“Secondo me, è stato molto sgradevole il fatto che Fedez si sia messo al centro della scena con iniziative sicuramente discutibili, oscurando così sua moglie”.

Ma è più grave il fatto che le abbia rubato la scena o il bacio?

“Il coito anale è stato di una volgarità assoluta e mi è sembrato peggio del bacio in sé. È stato un comportamento maschile, becero e molto irriguardoso nei confronti di sua moglie. Mi sono chiesta che cosa sarebbe successo se fosse stata una scena di coito mimato eterosessuale. Probabilmente si sarebbe scatenato l'inferno. In questo caso, invece, non è successo perché ha prevalso la paura di essere qualificati come omofobi”.

Il primo maggio c'è stata tutta una querelle di Fedez che aveva accusato la Rai di censurarlo e che aveva annunciato che non lo avrebbe più invitato. Cosa è cambiato da allora?

“Fedez ha fatto questo rap in cui ha strappato la foto di Bignami, ma l’incarico gli è stato dato dalla Rai, mica da mia zia… Anche per quanto riguarda il bacio non credo che i dirigenti non fossero al corrente perché lui lo aveva preannunciato in radio…”.

Ma, quindi, anche secondo lei, i vertici Rai andrebbero a cambiarti?

“Vorrei un servizio pubblico indipendente, non ce l'ho. A questo punto, non vedo perché lo spoil system lo può fare una parte politica e non l'altra”.

A proposito della Meloni, la stilista Elisabetta Franchi ha messo in evidenza che, durante il Festival, ci si è dimenticati che per la prima volta l'Italia ha eletto una donna come premier. Lei cosa ne pensa?

“Ma non solo. Le donne hanno fatto un passo indietro dal punto di vista del protagonismo. Abbiamo sentito dei monologhi veramente ridicoli, dai contenuti veramente scarsi. A parte ‘Giorgia, legalizzala’ non mi pare di avere sentito altro da questo punto di vista e nemmeno mi aspettavo che si dicesse “abbiamo la donna premier”.

Perché non ha apprezzato i monologhi femminili?

“In generale, c'è una propensione al vittimismo che hanno espresso sia le Egonu sia la Ferragni, piagnucolosa parlando di lei bambina e, infine, la Francini piagnucolosa sul fatto che lei non ha avuto figli. Questa tendenza al pianto non fa che ribadire un ruolo femminile, insomma della vittima, mentre le donne sono fortissime. Sono capaci di una forza micidiale, ogni uomo lo sa”.

Non le è piaciuto neanche l’intervento della ragazza iraniana e di Drusilla?

"Non mi è piaciuto perché si è voluto mettere le donne insieme alle minoranze perseguitate, lasciando così intendere che anche le donne sono una minoranza. Questo è un disastro perché le donne sono la maggioranza del genere umano e non una delle tante minoranze come si voleva affermare col ddl Zan”.

C'è chi ritiene che il fatto di aver puntato tutto sul gender fluid penalizzi proprio le donne. Lei cosa ne pensa?

“Genderfluid o no, erano tutti maschi. Credo che, in futuro, si dovrà dire che le donne non possono essere quelle che leggono i cartoncini e mettono i vestitini”.

È stato un programma in cui ha prevalso il trash?

“No, il trash aveva una sua nobiltà culturale. E, invece, è stata una tamarrata.

Solo la Cirinnà ha parlato di libertà, mentre le altre commentatrici hanno parlato solo del bacio perché il resto era indifendibile. Ma, poi, di quale libertà parliamo? Che la lettera di Zelensky è stata letta alle 2 di notte, mentre il finto coito anale è andato in onda molto prima”.

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