"Fuori dall'Eurovision". La sinistra vuole cancellare Israele

Podemos invia una lettera agli organizzatori della kermesse per chiedere l'esclusione di Israele, considerato uno "Stato genocida". Nel 2022, dopo l'attacco all'Ucraina, a essere bandita dall'evento era stata la Russia

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Anche in Spagna la sinistra si occupa di tutto, tranne che dei problemi reali. Pensate solo all'ultima grande battaglia degli ultra-progressisti di Podemos, che dal Paese iberico hanno promosso una petizione per escludere Israele dalla partecipazione all'Eurovision Song Contest 2024. Il motivo della richiesta è chiaramente legato alle vicissitudini mediorientali, che secondo il partito eco-socialista dovrebbero gravare sugli artisti chiamati a rappresentare Tel Aviv nella competizione canora in programma nel prossimo mese di maggio.

Gli eurodeputati e i deputati di Podemos, al Congresso, insieme ad altri venti membri del Parlamento europeo, hanno inviato una lettera all'Ebu, l'ente organizzatore dell'Eurovision Song Contest nella quale hanno espresso il loro "profondo rifiuto" rispetto alla decisione di consentire a Israele di partecipare al concorso. "È in corso un assedio contro Gaza e un genocidio contro la sua popolazione", hanno lamentato gli esponenti dell'ultra-sinistra, chiedendo che l'ente organizzatore riconsideri la partecipazione di Israele e applichi "stesso standard" utilizzato con altri paesi come la Russia (esclusa dalla kermesse dopo l'aggressione di Mosca all'Ucraina).

"Vi chiediamo di essere coerenti, di applicare gli stessi criteri e di riconsiderare la vostra decisione di consentire la partecipazione di Israele", ha tuonato Idoia Villanueva, segretaria internazionale ed eurodeputata di Podemos. E ancora: "L'Ebu deve adempiere al suo dovere di ente pubblico, difendere il diritto all'informazione e garantire il rispetto dei diritti umani. Non può continuare a insabbiare uno Stato genocida come Israele, che in 4 mesi ha ucciso più di 26.000 persone a Gaza". Inutile soffermarsi sulla faziosità dell'istanza, usata come forma di dissenso verso il governo di Tel Aviv. Peraltro, la richiesta di Podemos nasconde un'ipocrisia unica, dal momento che Israele è anche uno dei Paesi più aperti alle istanze arcobaleno di cui la sinistra è sostenitrice.

Ma in Spagna l'Eurovision sta facendo discutere anche sul fronte interno. Il Paese iberico manderà infatti all'Eurovision il duo Nebulossa con il brano "Zorra", termine che alcuni traducono con "volpe" ma che in realtà è spesso utilizzato con un'accezione volgare per indicare una donna di facili costumi.

"È un'offesa alle donne", hanno lamentato i conservatori iberici, in questo caso concordi con alcuni gruppi di femministe. Interpellato sul caso, tuttavia, il primo ministro socialista Pedro Sánchez aveva detto di apprezzare la canzone, considerata invece da altri favorevole alle donne stesse.

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