
“Mastroianni il più grande ma mi fece scartare da un provino", lo ricorda così con un episodio personale l'attore Sergio Rubini, intervenuto nel corso della seconda puntata del programma Un alieno in patria, condotto da Peter Gomez insieme a Manuela Moreno, su Rai 3, ricordando la figura del grande attore.
Il suo ricordo
"Mastroianni è stato il più grande di tutti perché era il meno attore di tutti, sembrava fosse sempre lì per caso. Aveva una sua timidezza, una sua semplicità, non era l'attore come noi ci immaginiamo un po istrionico era un uomo semeplice e timido e assomigliava a tutti noi. Era lì per caso. Anche sul set quando io ci ho lavorato sembrava non sapesse nulla e diceva: "ma no, io faccio questo lavoro, mi vengono a prendere la mattina, mi portano qua...", spiega Rubini.
La conoscenza "personale"
L'attore ha poi continuato ricordando un episodio personale: "Dovevo fare un film "I soliti ignoti 20 anni dopo" un sequel del film di Monicelli, ero stato preso per fare la parte di Marcello che però vide il mio provino e non mi volle e io ci rimasi malissimo perché il grande Mastroianni non mi voleva e non feci quel film.
Poi lo incontrai anni dopo quando feci il film di Fellini e lui mi disse "sei troppo magro, io mi sono sempre visto pacioccone, grassottello". In qualche modo si scusò con me, io era molto incavolato con lui, però mi stupiva l'idea che un latin lover come Mastroianni si vedesse grassottello".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.