Il ministro Gennaro Sangiuliano è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, parlando a 360 gradi dell'argomento "cultura", che inevitabilmente coinvolgono anche la Rai. Nel contesto politico dell'azienda, il ministro della Cultura ha sottolineato come esista nell'azienda televisiva Italiana una "linea rossa" resistente e resiliente, che non sembra facile da sradicare. "Qualche piccolo Stalin ancora circola nei corridoi di viale Mazzini, c'è ancora qualcuno che gira con il colbacco in testa...", ha detto Sangiuliano.
Il ministro ha sottolineato come l'azienda televisiva nazionale abbia il dovere di essere plurale, di portare quanti più punti di vista possibili al pubblico, dando loro un caleidoscopio di posizioni tra le quali scegliere quella più vicina al proprio sentire oppure dare la possibilità di aprire le proprie menti. "La Rai ha il dovere di essere plurale... Io l'ho subito sulla mia pelle, lo dico chiaramente, le censure di una determinata parte... Quando ci fu la pandemia e io provai a raccontare che c'era un'origine diversa del virus, fui assalito, e quasi scorticato per queste mie posizioni: le cosiddette verità nascoste che in Rai non si possono esprimere", ha detto il ministro.
In tal senso, la Rai è sempre stata orientata dalla politica e lo stesso Gennaro Sangiuliano ha lasciato intendere che nell'immediato non sarà possibile far uscire la politica dagli ambienti dalla tv. "I partiti fuori dalla Rai? È più probabile la vita su Marte", ha replicato Sangiuliano a Fazio. Il ministro della Cultura, proprio in nome di quella necessità di pluralismo, ha ribadito la necessità che rimanda il canone: "Il pubblico deve esserci e va sostenuto da un canone, ma la Rai ha il dovere di essere plurale non può essere solo di una parte".
Inoltre, il titolare del ministero della Cultura ha fatto un passaggio anche sulle Fosse ardeatine: "Non c'è dubbio che le Fosse ardeatine sono state perpetrate dai nazifascisti, i nazisti eseguirono quell'odiosa e vergognosa azione, ma i fascisti prepararono gli elenchi per portare a more quelle persone. Questa è una verità storica incontrovertibile". Tuttavia, il ministro ha aggiunto: "È francamente insopportabile che ci siano persone col ditino alzato a fare l'esegesi delle tue parole...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.