Sanremo 2025, Simone Cristicchi per la serata cover sceglie "La cura" di Franco Battiato

Ad esibirsi insieme a lui sul palco dell'Ariston, la compagna Amara in un'inedita versione de La Cura

Sanremo 2025, Simone Cristicchi per la serata cover sceglie "La cura" di Franco Battiato
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Simone Cristicchi, uno dei grandi favoriti pe la vittoria della 75esima edizione del Festival di Sanremo, porta sul palco del teatro Ariston, uno dei brani più belli e intensi della storia della musica italiana. Stiamo parlando de La cura, brano di Franco Battiato, pubblicato nel 1997 nell’album L’imboscata. Per l’occasione, il cantautore in gara ha scelto di interpretarlo con la sua compagna Amara, nome d’arte Erika Mineo, aggiungendo dei versi in aramaico del Salmo 51, noto anche come Miserere, al testo di Battiato.

Amara e Simone Cristicchi hanno già calcato insieme il palco dell’Ariston, lo scorso anno, quando insieme sono stati ospiti del Premio Tenco 2024, dove hanno suonato un live acustico di Abbi cura di me, Che sia benedetta e L’ombra della luce, un omaggio al Maestro Franco Battiato. Una coppia nella vita e nel lavoro, Simone Cristicchi e Amara sono impegnati dal giugno del 2022 con il tour Torneremo ancora – Concerto mistico per Battiato e da marzo torneranno in scena.

La scelta del brano La Cura

Poche ora fa, sul profilo social del cantautore, è stato pubblicato un video in cui viene spiegato il perché della scelta del brano di Battiato e, soprattutto, da dove nasce la scelta di condividere il palco con la compagna. “C’è un’infinità di motivi per cui ho scelto Amara, sicuramente perché sul palco scenico ha un carisma incredibile, ha una voce unica nel suo genere – ha detto Cristicchi - ma soprattutto perché insieme a lei abbiamo realizzato il concerto mistico per Battiato che è in scena ormai da 4 anni e riprenderà a marzo dal Teatro Brancaccio di Roma e quindi è stato inevitabile e naturale invitarla in questa serata speciale con la Cura DI Franco Battiato”.

È a questo punto che Amara è intervenuta spiegando il perché hanno scelto di inserire i versi in aramaico: “La particolarità di questa canzone sarà un canto in aramaico, trattò da Salmo 51, per elevare ancora di più la sacralità di questa opera”. Il Salmo 51, noto anche come Miserere, è uno dei componimenti più potenti della Bibbia. Questo canto di pentimento, attribuito a Re Davide, fu composto in seguito alla sua colpa con Betsabea e alla condanna ricevuta dal profeta Natan. Nel salmo, il credente riconosce la propria colpa e implora il perdono divino, chiedendo a Dio di purificarlo e di rinnovare il suo spirito. Questi i versi recitati durante l’esibizione di Cristicchi e Amara: “Abbi pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella la mia colpa. Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato”.

Chi è Amara

Classe 1984, Amara è il nome d’arte di Erika Mineo. Nasce il 14 giugno a Prato e i più attenti la ricorderanno per la sua partecipazione alla quinta edizione di Amici di Maria De Filippi. La sua esperienza nel talent durò molto poco, ma nel 2014, diversi anni dopo, vince Area Sanremo, guadagnandosi così l’accesso a Sanremo 2015 tra le Nuove proposte con il brano Credo. Poi, firma brani per Emma Marrone e Ornella Vanoni, sino a divenire l’autrice del brano Che sia benedetta, canzone che porta Fiorella Mannoia al secondo posto nel Festival di Sanremo 2017. Nel 2019, poi, l’incontro con Simone Cristicchi: “Ho conosciuto per prima la tua arte profonda, la tua voce incantevole, il tuo carisma eccezionale” ha scritto Cristicchi in un lungo messaggio social alla compagna in occasione del suo 40esimo compleanno lo scorso giugno.

Poi, ha aggiunto: “Insieme ci siamo scoperti dopo esserci tanto cercati. Abbiamo viaggiato tanto, tornando sempre a casa, la nostra casa di pietre e candele, di alberi e silenzio. Abbiamo abitato tra gli ulivi e sulle tavole dei palcoscenici, unendo le nostre anime nel canto. Non posso dimenticare che hai salvato la mia vita, semplicemente con la tua presenza”.

Infine, ha concluso: “Vorrei saper raccontare al mondo il mistero straordinario che sei, cosa significhi respirarti accanto, ma le parole non basterebbero. Io so solo che ogni giorno insieme a te è un dono inestimabile, irripetibile. Come il nostro amore”.

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