A Sanremo censurano Zelensky, spunta Rula Jebreal e Amadeus: quindi, Sanremo...

Quindi, Sanremo...: la polemica su Zelensky, la lista dei duetti e la riunione del Cda Rai

A Sanremo censurano Zelensky, spunta Rula Jebreal e Amadeus: quindi, Sanremo...

- Oggi il Consiglio di Amministrazione della Rai ha analizzato la questione del video di Volodymyr Zelensky a Sanremo (pensa come siamo messi). L'Ansa fa sapere che alcuni consiglieri "hanno sottolineato di aver appreso la notizia dai quotidiani e hanno chiesto di essere informati su una vicenda rilevante dal punto di vista editoriale". Se ne riparlerà dopo il festival, ma una cosa è certa: è stato suggerito di fare un controllo preventivo sul filmato per assicurarsi che non emergano elementi critici per l'azienda. Pare che se vi saranno delle criticità, lo visionerà pure l'ad Fuortes. Praticamente, lo invitano ma hanno paura di quello che dirà. Cioè censurano Zelensky: la toppa è peggiore del buco

- Amadeus e Gianni Morandi hanno presentato i protagonisti dei duetti di Sanremo dal bagno "per evitare orecchie indiscrete". Fiorello è simpatico, e pure gli altri due. Però ormai il teatrino che ogni giorno mettono su sta diventando una barzelletta

- Dice Gianmarco Centinaio: "Guarderò Sanremo ma non lui, voglio seguire la musica, Zelensky lo vediamo tutte le sere al Tg, al Festival pensiamo alle canzoni". Ha ragione, per carità. Però adesso la politica anche basta: chi governa si occupi di tasse, non di canzonette

- Il sondaggista Renato Mannheimer parla della presenza di Zelensky a Sanremo. Luci e ombre. Ci possono essere effetti positivi, perché "il presidente ucraino parlerebbe ad un pubblico nuovo, cosa che ha dimostrato di saper fare". Ma occhio anche agli "effetti deleteri", e molto dipenderà da quello che dirà Zelensky. Il motivo? "L'Italia ha paura della guerra ed è il paese più ostile all'invio di armi", quindi "dovrà sottolineare - suggerisce Mannheimer - che pur chiedendo armamenti, è lui il primo a ricercare pace e trattative, non guerra ad oltranza".

- Poteva forse mancare Rula Jebreal? Dice la giornalista: "Furono insensate le polemiche che precedettero il mio monologo contro i femminicidi a Sanremo 2020; come quelle che oggi riguardano Zelensky. Poter usare un palco così importante per parlare in difesa di chi subisce una violenza brutale è una delle cose belle della democrazia". Ok, va bene. Speriamo solo che Volodymyr riesca a dire qualcosa di più sensato del barbosissimo monologo di Rula. Sennò sai che figuraccia.

- Siamo al punto in cui l'Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi (esiste davvero?) ha diffidato la Rai per la presenza di Zelensky.

Questa ritiene che ci sia "il rischio di spettacolarizzazione della guerra" e che la cosa sia contraria al codice etico el Festival "in quanto non è Sanremo il luogo in cui far incontrare due Presidenti di due Stati in Guerra". Ovviamente nessuno ha invitato Putin, cosa che l'Associazione richiede. "Altrettanto evidente è il rischio di incentivare invece l'odio razziale". Ora, va bene tutto. Ma che diavolo c'entra l'odio razziale?

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