"Saremo noi a pagare". La rivolta contro la Ferragni per le multe alla Rai dopo Saremo

L'Agcom potrebbe sanzionare la Rai di diversi milioni di euro per la pubblicità occulta durante Sanremo ma i contribuenti si ribellano: "Perché dobbiamo pagare noi?"

"Saremo noi a pagare". La rivolta contro la Ferragni per le multe alla Rai dopo Saremo

L'Agcom si sta muovendo per appurare quanto accaduto durante i giorni del festival di Sanremo al teatro Ariston con particolare riferimento ai siparietti tra Chiara Ferragni e Amadeus su Instagram. Il profilo del conduttore è stato lanciato proprio durante le giornate della kermesse, l'evento televisivo più visto nel nostro Paese, con tanto di nome utente in sovraimpressione durante la prima serata.

Il conduttore ha proseguito con la sponsorizzazione della popolare piattaforma social anche nelle serate in cui l'influencer non era presente, proponendo dirette Instagram soprapposte a quelle del primo canale Rai. È stato un continuo per tutte le cinque giornate, tanto che lo stesso pubblico, dopo i primi sorrisi, si è detto esasperato da questo comportamento. L'Agcom ha fatto di più, perché potrebbero esserci gli estremi per sanzionare la Rai per pubblicità occulta, non solo per Instagram ma anche per diverse altre fattispecie, configurando anche un possibile danno erariale e un mancato introito, essendo la Rai un'azienda pubblica.

Il quadro non è per nulla roseo per la televisione di proprietà dello Stato, considerando che le sanzioni vanno dai 10mila ai 238mila euro per ogni violazione (e sono numerose quelle che potrebbero essere acclarate). Inoltre, un insider, ha anche rivelato a il Messaggero che l'Agcom sarebbe orientato verso la pena massima, quindi si tratterebbe di diversi milioni di euro di sanzione che andrebbero a intaccare le casse della televisione di Stato.

Ma a questo punto, in tanti si pongono una domanda: chi paga? La risposta, per molti, è evidente: i contribuenti. Essendo la Rai finanziata per larga parte dal contributo obbligatorio dovuto dal possesso di un apparecchio radiotelevisivo, i soldi che l'azienda televisiva userà per pagare le eventuali sanzioni arriveranno anche da lì, quindi dalle tasche degli italiani. Una circostanza che in tanti rifiutano, non ritenendo corretto di dover contribuire al pagamento dell'ammenda che potrebbe essere emessa.

"Sanzione che, ovviamente, ricadrà come di consueto sul contribuente", si lamenta un utente, proponendo che la Rai avanzi una rivalsa su chi ha causato l'eventuale sanzione. Molti dei commenti sono orientati in questa direzione: "Amadeus e Ferragni per fare una scenetta hanno fatto pubblicità occulta tramite la quale hanno risparmiato un milione di euro e hanno messo su un'aziendina (il profilo del conduttore, ndr) che potenzialmente a zero spese può 700mila euro all'anno e non solo, lo hanno fatto violando il codice civile ma la sanzione la pagheranno i contribuenti".

E ancora: "Pubblicizzano i loro profili su una vetrina per la quale sono già lautamente pagati e noi, che già paghiamo un iniquo canone, dobbiamo subirne le conseguenze. Bene ma non benissimo".

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