"Scempio non nominare il Bagaglino". Pippo Franco contro la Rai per i 70 anni della tv

Durante la trasmissione "I 70 della tv", il Bagaglino e i suoi varietà comici non siano stati citati come parte integrante della storia del piccolo schermo e Pippo Franco ha definito il fatto uno scempio

"Scempio non nominare il Bagaglino". Pippo Franco contro la Rai per i 70 anni della tv
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"Una damnatio memoriae (condanna della memoria)". Così Pippo Franco ha definito la mancata citazione della storica compagnia del Bagaglino (e dei suoi programmi tv) nella serata evento trasmessa dalla Rai sui 70 anni di storia della televisione. Una mancanza che si è trasformata in un caso per i tanti volti noti, che hanno calcato il palco del teatro Margherita nei vent'anni di attività del Bagaglino.

La polemica su "I 70 della tv"

Il popolare conduttore e comico è rimasto deluso ma soprattutto si è arrabbiato per il fatto che programmi cult come Biberon, Creme Caramel, Saluti e baci, Gran caffè - tutti realizzati dalla compagnia del Bagaglino guidata da Pingitore e andati in onda sia sui canali Rai che Mediaset - non siano stati citati durante la serata condotta da Massimo Giletti lo scorso 28 febbraio. "Non nominare un programma che ha fatto 14 milioni di ascolti per 23 anni è stato uno scempio", si è sfogato Pippo Franco durante l'intervista rilasciata all'agenzia di stampa AdnKronos nelle scorse ore. Secondo il conduttore comico dietro la decisione di non citare i popolari programmi degli anni '80 e '90 da lui condotti ci sarebbe stata una scelta precisa da parte della redazione del programma. "Il Bagaglino in tv ha portato satira e spettacolo ma evidentemente non era abbastanza per coloro che hanno deciso di mettere una pietra tombale su un avvenimento e un evento che invece tuttora è vivo", ha proseguito Franco, parlando del caso.

Pippo Franco e il ricordo del Bagaglino

Pippo Franco, 84 anni, è stato uno dei mattatori della tv comica italiana e per anni è stato un punto di riferimento del varietà intrattenendo generazioni di spettatori e attraversando diverse epoche della tv nostrana. Difficile per lui, dunque, digerire una mancanza simile. "Quello che noi abbiamo iniziato a fare con il Bagaglino all'epoca ancora non si definiva cabaret", racconta Pippo Franco: "Interpretavamo il nostro tempo, tirando fuori i paradossi, le assurdità del periodo storico senza però avere mai una configurazione politica. Questo per 23 anni con 14 milioni di ascolti, come media, oggi sono inimmaginabili". Della comicità del Bagaglino - che regalava "una risata salvifica" l'ha definita Pippo Franco - oggi non è rimasto niente: "Non vedo le stesse realtà, il linguaggio è cambiato e spesso faccio fatica a trovare contenuti.

Il senso del divertimento è un altro: non si fa ridere soltanto per far ridere ma si fa ridere tirando fuori i paradossi e le assurdità. Oggi però non è così". Per Pippo Franco riportare il Bagaglino in tv con nuovi comici e nuove gag è un sogno, che spera di poter realizzare.

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