
L'appuntamento a Santa Marta era stato fissato due settimane fa, sabato 1 febbraio nel primo pomeriggio, alle 15.30. Francesco aveva accolto nel suo piccolo appartamento al secondo piano della residenza in Vaticano padre Enzo Fortunato, francescano conventuale e Presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini e Aldo Cagnoli, amico di vecchia data del Papa, comandante di Airbus e vice presidente della stessa istituzione vaticana. È stato durante quell'incontro di circa mezz'ora che i due responsabili della «Gmb» hanno registrato con un telefonino il videomessaggio del Pontefice (foto) da trasmettere durante la prima serata di Sanremo. Il filmato è finito al centro delle polemiche dopo un retroscena di Dagospia, secondo cui, invece, il video sarebbe stato registrato in maggio e non per il Festival della canzone italiana.
«Sono disposto a farlo», è stata la risposta di Francesco quando i due collaboratori gli hanno spiegato che il video sarebbe stato mandato in onda durante l'evento canoro, «seguito da milioni di persone», in un momento dedicato al tema della pace. Nel testo del videomessaggio, infatti, Bergoglio, rivolgendosi al conduttore di Sanremo, Carlo Conti, dice: «Quello che desidero di più è vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica».
L'idea di avere un contributo papale era stata proprio del presentatore che conosce padre Fortunato da molti anni, da quando il francescano guidava la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi; Conti, il 25 maggio scorso, esattamente tre giorni dopo l'ufficializzazione del suo nome per il dopo Amadeus, chiamato dal francescano, aveva condotto allo Stadio Olimpico di Roma la prima Giornata Mondiale dei Bambini, 70mila piccoli provenienti da diversi paesi del mondo. Francesco in quell'occasione, al termine dell'evento, aveva detto al presentatore di essere a disposizione se avesse avuto bisogno di qualcosa, un modo forse per sdebitarsi per quel servizio svolto a titolo gratuito.
E così, a distanza di otto mesi, l'artista fiorentino, come lui stesso ha svelato ieri in conferenza stampa, ha presentato una richiesta: lo scorso 12 gennaio, avuta la conferma della presenza a Sanremo della cantante israeliana Noa e della palestinese Mira Awad per l'esibizione con Imagine di John Lennon, Conti ha affidato a padre Fortunato una lettera indirizzata al Papa, in cui gli chiedeva un contributo sul tema della pace. A quel punto la macchina si è messa in moto, con la lettera arrivata sulla scrivania del Pontefice e il via libera finale alla realizzazione del video.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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