Ubriaco a 140 km all’ora investe i carabinieri

Scorrazzava tra la circonvallazione interna e quella esterna a 140 chilometri orari, senza rispettare stop e semafori e senza poter vedere nemmeno i segnali stradali perché aveva un tasso alcolemico pari al 2,75, cioè cinque volte superiore a quanto consentito dalla legge. Una sbronza che gli è costata ben più di una denuncia per guida in stato di ebbrezza, la sospensione della patente e il sequestro della vettura visto che ha provocato un incidente stradale, è scappato, ha forzato un posto di blocco e ha investito un carabiniere. È finito in manette con l’accusa di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, infatti, Gianfranco Veronesi, classe ’55, mantovano di Pegognaga ma residente a Segrate, di professione imprenditore. Un signore che, nella notte tra sabato e domenica, poco dopo le 3.30, ha rischiato di mandare all’altro mondo almeno 4 persone. E fortuna che i carabinieri, in forze, alla fine sono riusciti a bloccarlo perché, viste le condizioni in cui versava, chissà come sarebbe andata a finire.
L’imprenditore, al volante della sua Lancia Musa, dopo aver percorso a tavoletta via Francesco Sforza, è passato con il rosso all’incrocio con corso di Porta Vittoria causando un incidente tra altre due vetture, una Peugeot 206 e una Citroën C4. Contestualmente, per qualche misterioso (e miracoloso) motivo, il conducente di una terza vettura, una Lancia Libra, è riuscito a evitare di andare a sbattere pure lui, fermandosi però davanti alla macchina di Veronesi, quasi a bloccarla. I tre automobilisti ne hanno approfittato allora per scendere dalle loro auto e tentare di fermare l’uomo al volante della Musa. Tuttavia lui, come se niente fosse, ha ingranato la prima e dopo averli urtati ferendoli lievemente, ha ripreso la sua corsa con la solita velocità di crociera, molto poco «cittadina».
La scena non è sfuggita a un tassista che si è messo a seguirlo. E che ha sperato che Veronesi si fermasse a un posto di blocco dei carabinieri all’angolo tra corso XXII marzo e piazza Emilia dove i militari, vedendolo sfrecciare, hanno provato a bloccarlo. Inutilmente: il 55enne mantovano, anziché inchiodare davanti alle forze dell’ordine, ha investito di striscio uno dei militari che erano riusciti a farlo rallentare per qualche attimo e che è stato ricoverato poi all’ospedale ortopedico Gaetano Pini per delle contusioni alle gambe.


Alla fine Veronesi è stato fermato e arrestato dai carabinieri di alcune pattuglie del Nucleo radiomobile giunte a sirene spiegate all’angolo tra piazzale Loreto e viale Abruzzi. Lui non se n’è quasi accorto: riusciva a malapena a parlare.

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