La Procura di Milano ha modificato alcune accuse di abuso d'ufficio, cancellato dalla riforma Nordio, al reato più grave di falso in atto pubblico nei confronti dei funzionari del Comune imputati per gli abusi edilizi in concorso con i costruttori di Bluestone nella realizzazione delle Park Towers di via Crescenzago 105. È quanto emerso ieri durante l'udienza preliminare davanti alla gup Alessandra Di Fazio a carico di 6 imputati, fra cui l'ad di Bluestone, Andrea Bezziccheri, per la realizzazione delle due torri di 81 e 59 metri nate come «ristrutturazioni» di un piccolo stabile industriale, invece che «nuova costruzione», e autorizzati con una Scia alternativa al permesso a costruire in assenza di piano attuativo. La gup ha rinviato al 13 di marzo, dopo che il Parlamento potrebbe aver già approvato la norma «Salva Milano».
«È necessario rendere compatibili le esigenze delle imprese con il rispetto delle regole. Per questo, mi auguro che il Salva Milano sia approvato in tempi brevissimi» l'invito della senatrice e vice presidente del Senato di Fi, Licia Ronzulli intervenendo al Consiglio generale dell'Ance.
In udienza la gup ha respinto la richiesta di costituzione come persone offesedi un cittadino proprietario di immobili nella zona e del sindacato inquilini Sicet-Cisl, assistiti da Veronica Dini. Per la gup, infatti, solo il Comune è la «persona offesa» da presunti «reati urbanistici e paesaggistici».
Andrea Bezziccheri ribadisce la sua posizione: «Abbiamo sempre seguito le indicazioni delle autorità pubbliche come dimostrano le carte, non abbiamo proprio nulla da rimproverarci, e questo stallo sta danneggiando la città, gli investimenti, ma anche i cittadini». Bezziccheri sottolinea come il Comune in passato e ancora oggi continui a confermare l'assoluta regolarità del procedimento amministrativo seguito.
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