- Tutte le disgrazie vengono insieme, si sa. E infatti Bashar al Assad, dopo aver perso la guerra e il potere, oltre che la casa e forse un bel po’ di soldi, si ritrova anche con la moglie che pare sia pronta a chiedere il divorzio. Piove sempre sul bagnato.
- Volodymyr Zelensky ci fa sapere che circa 3mila soldati della Nord Corea sono morti in combattimento. Un video, diffuso dall’esercito ucraino, è pazzesco: si vedono i droni kamikaze colpire uno ad uno i soldati di Ciccio Kim, abbattendoli come se fosse un videogioco. Gente che muore in un Paese straniero senza alcuna motivazione valida, se non una: il desiderio di Kim di accreditarsi a livello mondiale e di testare sul campo la validità delle sue truppe. Perché una cosa è sparare missili in mare e far fare le sfilate all’Esercito, altra cosa è combattere sul campo.
- Polemiche in Italia perché il pronipote del Duce, Romano Mussolini, ha fatto gol e i suoi tifosi hanno esultato inneggiando al nome dell’ex dittatore d’Italia. Già immagino domani i commenti intelligenti (si fa per dire) sull’Italia che non riesce a superare la nostalgia per il Ventennio. La verità è che lui fa bene a tenersi il cognome della madre e la gente si diverte un po’ in un momento di svago, come allo stadio. Non sarà un gol in Serie B a riportare il Regime.
- Vespa in merito a La7 ne dice una giustissima. Anzi, più di una. Prima sberla per Lilli Gruber: “È un po’ unidirezionale”, cioè troppo partigiana. Seconda sberla per la rete di Urbano Cairo? “Una serie di trasmissioni che sono antigovernative oltre il possibile” che a confronto “TeleKabul era più tranquilla" perché "qui siamo nel movimentismo più assoluto". Colpiti e affondati.
- Ieri ho letto con attenzione l’intervista a Luca Casarini, l’ex No Global convertito al bergogliesimo e gran capo della Ong Mediterranea. In merito alla sentenza di Palermo che ha assolto Matteo Salvini, “perché il fatto non sussiste” ha detto: noi “un po’ speravamo non tanto che arrivasse una condanna al carcere, ma che i giudici fossero ‘creativi’, cioè che infliggessero all’ex ministro dell’Interno una condanna simbolica, come 15 giorni di lavoro nelle navi che fanno salvataggio, e invece siamo al punto che ancora una volta non si riconosce la sofferenza delle persone che disperatamente cercano una vita migliore”. Vi rendete conto cosa sostiene? Ha detto che i giudici in Italia non devono giudicare e punire i “reati”, cioè la violazione della legge, ma applicare sentenze “creative” secondo i desiderata dei compagni no border applicando principi morali, e politici, anziché giuridici. Cioè poco importa se Salvini ha rispettato le norme nel chiudere i porti: l’importante è che i giudici riconoscano la “sofferenza delle persone”. Tale aberrazione giuridica racconta molto bene l’uso politico della magistratura che tanti adepti ha prodotto in Italia.
- Donald Trump pare voglia decidere “per decreto” che i generi negli Usa possono essere solo due, maschio e femmina li creò. Il dramma di questo nostro tempo è che si debba arrivare a scrivere in una norma l’ovvio per natura, almeno nel 99,9% dei casi. Chi intende dichiararsi non-binario, verde, giallo, rosso o bianco può farlo, se crede: libertà massima di percepirsi come uno meglio crede. Ma sui documenti i generi restano due, maschio e femmina. Pisellino e pisellina. Serve davvero un decreto di Trump per certificarlo?
- "Dopo tre giorni che uno sta al buio per tante ore, quando rivedi un raggio di sole non ti sembra vero". Lo ha detto Giorgia Meloni dopo essere stata in missione in Finlandia: "Non è facile viverci. Ti svegli la mattina, esci ed è buio. All'ora di pranzo è buio, la sera è buio”. Possiamo lamentarci dell’Italia, dei suoi ritardi, delle sue stranezze, delle sue inefficienze: ma c’è chi vive in posti molto meno ospitali del nostro.
- Mangione, il killer di New York, si dichiara non colpevole. E ci sarà pure qualcuno in grado di credergli.
- La Luce, il giornale diretto da Davide Piccardo, lancia la prima traduzione in lingua italiana del libro scritto da Sinwar, il macellaio di Hamas, scritto durante la sua detenzione nelle carceri israeliane. Non parliamo di un combattente, o non solo, ma di un terrorista. Cioè di un signore che ha pianificato il massacro di civili tra cui ragazzi la cui unica colpa era quella di ballare al confine con Gaza. Però, dico però, il libro di Sinwar vorrei leggerlo. Come ho letto il Mein Kampf. Perché per quanto odioso possa essere l’autore, non esiste libro che non meriti di avere un posto in una libreria: magari per criticarlo, magari per odiarlo, magari per considerarlo simulacro del Male. Ma guai a distruggerlo.
- Caro Domani, vuoi prenderci per i fondelli? Elon Musk ha comprato X per 44 miliardi di dollari ed è l’uomo più ricco del mondo con patrimoni che superano le centinaia di miliardi di dollari. Vale quanto uno Stato, pure bello grosso. Mi vuoi dire che stanziamenti da 15mila euro da parte di amministrazioni dello Stato (Marina Militare, vigili del fuoco, ecc ecc) possono essere considerati un modo per “entrare a far parte dei fornitori della Pubblica amministrazione”? Parliamo di spiccioli, totalmente inutili. E poi non si capisce quale sarebbe il dramma: Elon è l’unico che fornisce una tecnologia alternativa ad Internet via cavo, non sfruttarla sarebbe come decidere deliberatamente di restare fuori dalla storia. Sarebbe come dire No al McDonald’s solo perché il proprietario non sta simpatico a Fittipaldi. Se poi l’amicizia tra Meloni e Musk dovesse portare a sconti vari, meglio.
- Piccolo appunto per il Fatto Quotidiano, che considera lecite tutte le indagini anche se finiscono in assoluzione.
Certo: formalmente i pm hanno il diritto di indagare, ma anche quello di chiedere il rinvio a giudizio solo se vedono una ragionevole ipotesi di condanna. Invece spesso, ed è questo il dramma tutto italiano, si trascinano in Tribunale processi nati già morti che però vanno avanti per anni. Come nel caso di Salvini e di Open Arms.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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