La sindrome da trasferta perseguita l’Udinese che cade al Franchi e, raggiunta la salvezza (i 40 punti per Guidolin erano il primo obiettivo), non sa approfittare dei mezzi passi falsi di Milan e Juve per inserirsi nella lotta scudetto. Una maledizione che fuori casa s’è abbattuta sui bianconeri, corsari a ripetizione nello scorso campionato e oggi invece titubanti e paurosi quando lasciano il Friuli dove hanno ottenuto ben 31 punti (10 vittorie e 1 pari) contro i soli 10 in trasferta, grazie alle vittorie con Lecce e Inter e ai pareggi con Milan, Cagliari, Atalanta e Lazio.
La Fiorentina si rivela un ostacolo insormontabile per i bianconeri che però ci hanno messo tanto del loro, grazie alla sciagurata prestazione di Benatia che regala due penalty ai viola che non hanno nemmeno ringraziato. Con Jovetic che dal dischetto si rivela infallibile e non si fa ipnotizzare da quell’Handanovic che fino a ieri sembrava imbattibile dagli undici metri. E pensare che la partita si mette bene per l’Udinese quando al 14’ un errato disimpegno di Montolivo consegna il pallone ad Armero che lancia Di Natale. E il capocannoniere del campionato non si fa trovare impreparato superando Boruc con un delizioso pallonetto. Sembra tutto facile per l’Udinese ma la rabbia viola, di Delio Rossi in particolare che si porta come un peso lo 0-7 subito dai friulani un anno fa quando li aveva incontrati alla guida del Palermo (con conseguente esonero), fa la differenza. Con una bella mano anche da parte di Benatia che al 39’, su cross di Pasqual, tocca il pallone col braccio e l’incerto arbitro Mazzoleni (vedi secondo rigore) concede il penalty che Jovetic trasforma.
E’ però l’Udinese a fare la partita, con Di Natale che crea più di un pericolo alla difesa viola, come al 43’ quando, con un destro al volo su cross di Armero, costringe Boruc a una grande deviazione in angolo. La ripresa si apre con la Fiorentina che trova quasi subito il vantaggio: Pasqual, una spina nel fianco dei friulani, mette in mezzo e le belle statuine bianconere giocano a chi sta più immobile. Ne approfitta Cassani che di testa batte Handanovic. Cambia il copione tattico della partita con l’Udinese che non può più limitarsi a difendere e ripartire, agevolando però Pasqual che al 21’ si presenta solo davanti ad Handanovic ma l’uscita del portiere sloveno lo costringe ad allargarsi. Al 24’ è ancora Di Natale ad esaltare la reattività di Boruc, ma al 39’ arriva la mazzata quando ancora Benatia ferma Jovetic con una spinta appena fuori area ma per “sciagura“ Mazzoleni è rigore che permette al montenegrino di Firenze di andare ancora a segno dal dischetto. Inutile il gol del romeno Torje nel finale, il mal di trasferta dell’Udinese è davvero preoccupante.
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