Dalla Ue 12 milioni per porti e aziende

La nautica sbarca in Europa e lo fa con due progetti a guida italiana, anzi ligure. Per la prima volta, infatti, un programma Ue, quello dedicato in questo caso alla cooperazione transfrontaliera Italia-Francia nel marittimo, ha deciso di finanziare specificamente il settore con l’obiettivo di costituire un distretto di eccellenze nell’Alto Mediterraneo.
Le idee premiate sono quelle di Innautic e Tourisme Ports Environnement, che porteranno in tre anni 6 milioni di euro ciascuno, per pianificazione, sostenibilità, innovazione e turismo nelle quattro regioni coinvolte (Liguria - che è anche capofila a livello istituzionale - Toscana, Sardegna e Corsica, attraverso l’Agenzia per lo Sviluppo economico della Corsica). Per il mercato nautico italiano, toccato come l’intera economia mondiale dalla crisi, si tratta di una bella occasione di rilancio che mira a creare un network di conoscenze ed esperienze in grado di accorciare le distanze tra aziende, operatori e utenti per il miglioramento del comparto.
Il disegno più rivoluzionario è «Innautic», il progetto che intende innovare - come suggerisce il suo stesso nome - l’esistente e creare nuova impresa. Tramite il potenziamento della collaborazione tra il mondo della ricerca, rappresentato dal Rina, da Ucina e dal Distretto Ligure Tecnologie del Mare di La Spezia, e quello delle aziende, in maggioranza medio-piccole, il programma proverà ad aumentare la flessibilità produttiva e il dinamismo commerciale delle realtà coinvolte: un sistema di forecasting tecnologico, ad esempio, permetterà ai ricercatori di conoscere le effettive esigenze degli imprenditori che avranno contestualmente accesso a risorse scientifiche altrimenti economicamente insostenibili. In tale ambito Rina e Ucina in particolare porteranno avanti il progetto pilota «Riciclo» che ha come obiettivo la messa a punto di procedure per il recupero totale dei materiali delle imbarcazioni dismesse, con una particolare attenzione alla vetroresina: «Oggi gli scafi vanno direttamente in discarica - spiegano gli esperti - noi invece per la prima volta stiamo lavorando a una procedura chimica per creare una polvere di vetroresina che può essere reimpiegata per nuovi materiali termoplastici, utili in nautica e non solo».
«Tpe» (Tourisme Ports Environnement) è invece un progetto di strategia territoriale sul tema della tutela ambientale e della valorizzazione turistica dei porticcioli, visti anche come ponti verso l’entroterra. I destinatari principali del programma sono quindi i diportisti che usufruiscono dei servizi messi a disposizione sulle coste liguri, sarde, toscane e corse e che potranno vedere così crescere sotto i propri occhi - o almeno questo è l’auspicio - un sistema integrato di offerta turistica di qualità, calibrato su elevati standard ambientali.


A unificare i progetti «Innautic» e «Tpe», presentati lunedì scorso a Genova, non sarà solo il coordinamento della Regione Liguria ma anche un portale unico che raccoglierà il know how del passato, fungendo da incubatore per nuove idee.

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