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Ungero

I tedeschi lo chiamano Hunger ed era della Frisia, la regione attorno all'attuale Utrecht, nei Paesi Bassi settentrionali. Ungero visse nel IX secolo, all'epoca in cui la Frisia era oggetto di continue incursioni vikinghe. Cinque volte i predoni del Nord invasero la regione. Nell'857 distrussero Utrecht al comando di Erik, fratello di re Harald di Danimarca. Poiché non c'era difesa contro quei barbari, gli abitanti furono costretti a concedere gran parte del loro territorio in feudo al capo vikingo Rorik e a suo nipote Godefrid. Intanto, nell'854 era stato eletto vescovo di Utrecht proprio Ungero, undicesimo della serie. Questi, dopo la distruzione della sua città, si presentò all'imperatore Lotario, che si trovava a Prüm, e gli fece presente che ormai egli non poteva più contare su una gerarchia ecclesiastica e che la sua diocesi era finita praticamente in mano ai pagani. Anzi, l'intera Frisia rischiava di diventare uno stato vikingo. Lotario, su suggerimento del suo cappellano di palazzo Gunterius, gli donò il monastero di Odiliënberg, fondato da Pipino di Heristal. Qui il vescovo Ungero si ritirò con tutto il suo capitolo. Sappiamo che nell'859 fu presente al concilio di Savonnières, dove fu stipulata una pace tra Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico.

Presenziò anche, nell'863, il concilio di Metz, dove venne esaminata la questione dell'annullamento delle nozze di Lotario e il suo nuovo matrimonio con la convivente Waldrada. Ungero dovette occuparsi anche della questione di Baldovino, conte di Fiandra e rapitore di Giuditta, figlia di Carlo il Calvo. Morì nell'866.

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